AMANTEA (Cs) – Crocevia di storia e cultura, la cittadina tirrenica si conferma ancora una volta punto di riferimento per la riflessione culturale e civile. E ciò grazie al premio letterario “Città di Amantea”, i cui lavori proseguono con intensità, grazie a una commissione preposta, nel solco di una tradizione che si rinnova guardando al futuro.
L’edizione 2025, attraversata dal tema della libertà, acquista un valore ancora più profondo in occasione dell’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
«In un tempo segnato da nuove tensioni sociali e internazionali, il Premio letterario si carica di un significato che va oltre la pura celebrazione artistica: diventa presidio etico, spazio di resistenza culturale», fanno sapere gli organizzatori.
«La libertà – intesa non solo come condizione politica ma come diritto umano, tensione spirituale, conquista personale – emerge con forza nelle opere in concorso: racconti, poesie, saggi, provenienti da tutta Italia e dall’estero, testimoniano una pluralità di voci che trovano nella parola un atto di liberazione».
La dimensione nazionale del Premio si è ormai estesa al panorama internazionale; all’attenzione della commissione preposta, sono giunti testi che affrontano le grandi questioni del nostro tempo con autenticità e impegno.
«La scrittura si fa specchio del mondo, dalla donna che resiste alla censura, al giovane che si ribella all’omologazione, fino allo scrittore che cerca verità in un’epoca di disinformazione».
Grande è la soddisfazione della Commissione, composta da intellettuali, studiosi e operatori culturali di alto livello: Alessandro Morelli, Olinda Suriano, Andrea Cicero, Rosaria Mazza, Maria Rosaria Crocco, Salvatore Basso, Raffaele Di Leo, Ortensia Barone.
Guidati con passione e autorevolezza dal presidente dell’organismo, Salvatore Sciandra, i membri della commissione hanno accolto e analizzato con attenzione e responsabilità ogni opera giunta, consapevoli del ruolo che un premio letterario può e deve esercitare in un contesto di crisi e trasformazione.
«In un tempo fragile come il nostro – ha dichiarato Sciandra – il Premio letterario Città di Amantea assume un valore che va oltre il riconoscimento artistico.
Raccogliere tante voci, provenienti da contesti diversi, unite dal bisogno di testimoniare, raccontare, ricordare, è segno di una società che non vuole smarrire il senso della propria storia.
La libertà, tema scelto per questa edizione, non è mai conquista definitiva, ma esercizio quotidiano. È con questo spirito che la commissione ha affrontato il suo lavoro: con responsabilità, con dedizione, ma soprattutto con la consapevolezza che la cultura resta la forma più alta di resistenza.
Siamo orgogliosi della qualità dei testi ricevuti, della partecipazione ampia e variegata, e del dialogo profondo che si è creato tra scrittori e lettori. Amantea, ancora una volta, ha dimostrato di saper coniugare memoria e futuro attraverso la forza della parola».
La cerimonia conclusiva, attesa per il 23 agosto 2025, sarà non solo celebrazione del talento, ma rito collettivo di riflessione e rinascita, in cui la letteratura si afferma come atto di cittadinanza e di coraggio.
Ad Amantea, città custode di storia e bellezza, la parola continua ad essere ponte tra generazioni, tra popoli, tra epoche. Perché la libertà, oggi come ieri, ha bisogno di voce. E la voce più potente è quella della cultura.