COSENZA – «Oggi i giovani che si occupano di ricerca, purtroppo, sono sempre più precari a Cosenza, in Calabria come nel resto d’Italia».
E’ quanto si legge in una stampa si Sinistra Italiana – Federazione provinciale di Cosenza, rappresentata dai componenti di segreteria e ricercatori precari Piero Cofone e Michele Cosentino.
Sull’onda del successo della manifestazione “La Grande Espulsione”, organizzata da Alleanza Verdi – Sinistra (AVS) e tenutasi a Roma sabato 12 Aprile, che ha visto, tra gli altri, la partecipazione del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi e di svariati accademici e ricercatori continua, dunque, l’impegno di Sinistra Italiana contro i tagli all’istruzione e alla ricerca.
«Dal DDL Bernini, che avrebbe dovuto essere finalizzato alla “promozione e valorizzazione della ricerca”, emerge un quadro confuso, di figure professionali sovrapponibili tra loro e sempre più precarie e con meno diritti».
Per questo motivo, in tutta Italia, nei comuni sede d’università, Sinistra Italiana ha chiesto «ai consiglieri comunali di protocollare e portare in Consiglio un ordine del giorno che impegni Sindaci e giunte a reclamare l’abrogazione del DDL, chiedendo al Governo di fare un passo indietro sui tagli alla ricerca e sull’approvazione delle figure istituite, tutte precarie e mal tutelate».
Tali figure, infatti, «rischiano di complicare ulteriormente il percorso già tortuoso e privo di garanzie dei giovani ricercatori italiani. Meritoriamente, anche il comune di Cosenza ha aderito alla richiesta di Sinistra Italiana e ha deciso di protocollare con le firme di 10 consiglieri questa istanza».
L’ordine del giorno proposto da Sinistra Italiana «è stato presentato durante il consiglio comunale del sei maggio dai primi firmatari, la consigliera Biancamaria Rende (civica) e il consigliere Francesco Graziadio (Partito Democratico) ed è stato approvato a maggioranza».
Infine: «Per un territorio come il nostro che ospita l’UNICAL, uno dei più grandi atenei del Sud Italia, è di fondamentale importanza che la politica riconosca l’assoluta necessità di mettere fine alla parola precariato».
A tal proposito, proprio per dar voce alle categorie accademiche più minacciate, Sinistra Italiana «sta già lavorando per organizzare sul territorio provinciale un’iniziativa che coinvolgerà direttamente dottorandi, assegnisti di ricerca e ricercatori a tempo determinato».
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