Emilia Di Tanna, capogruppo di “Per Amantea”

AMANTEA (Cs) – La Regione Calabria ha messo in campo importanti strumenti per agevolare l’assunzione a tempo indeterminato dei Tirocinanti di Inclusione Sociale, stanziando incentivi economici pari a 25.000 euro per ciascuna stabilizzazione e offrendo massima flessibilità, grazie a norme ad hoc approvate dal Parlamento, agli Enti locali anche in deroga ai limiti ordinari di fabbisogno. Fermo restando che dal 1 giugno 2025 tutti i Tirocinanti che abbiano compiuto 60 anni di età non potranno essere più stabilizzati, ma saranno avviati a pensionamento.

Insomma, iniziative molto importanti da parte dell’Ente regionale che, però, devono essere accettati dagli utilizzatori dei Tis. 

Ecco perché su questo delicato argomento è intervenuta la consigliera comunale di minoranza ed esponente del Partito democratico, Emilia Di Tanna, per chiedere al sindaco Vincenzo Pellegrino se siano state attivate le procedure previste dalla Regione a tutela dei Tis in servizio presso il comune di Amantea.

«Di fronte a quanto previsto dall’assessorato alle Politiche del lavoro e Formazione Professionale della Regione Calabria attraverso la trasmissione degli atti inerenti le azioni di stabilizzazione delle figure dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS), collocati presso i Comuni – chiede la consigliera – quali sono le azioni messe in campo dall’amministrazione Pellegrino? Il Comune di Amantea ha aderito alla piattaforma regionale appositamente creata dalla Regione per l’indicazione delle situazioni esistenti e necessità?».

I documenti regionali parlano chiaro: «Dal 1 giugno 2025 tutti i Tirocinanti che abbiano compiuto 60 anni di età non potranno essere più stabilizzati con contratti a tempo indeterminato dagli Enti Comunali, ma verranno accompagnati all’ età pensionabile attraverso un assegno di inclusione regionale».

Presso il Comune di Amantea «sono molti coloro che hanno raggiunto questo limite di età». Ecco perché «chiediamo formalmente al Sindaco di Amantea quanti Tirocinanti rimarranno in attività presso il Comune?  Sulla piattaforma tematica creata dall’ assessorato regionale il Sindaco ha evidenziato le necessità organizzative comunali a fronte di quella che sarà una mancanza di personale tirocinante preziosissimo di fronte ad una carenza cronica già gravissima? Quali assicurazioni sulla stabilizzazione, in deroga, di chi resterà presso il nostro Comune? Sarà possibile rimpiazzare coloro che vengono meno perché ultrasessantenni con unità provenienti da altro Ente?».

Nella missiva che la regione Calabria ha inviato agli Enti utilizzatori dei tirocinanti, ai rappresentanti sindacali, ed alla presidente Anci, tra le altre cose si legge: “…comprendiamo le difficoltà strutturali e finanziarie in cui versano molti enti locali, ma proprio per questo, la Regione ha scelto di accompagnare concretamente il processo con risorse e supporto tecnico-amministrativo. È tuttavia fondamentale che ogni Comune faccia la propria parte, manifestando entro i termini previsti la volontà di attivare percorsi di stabilizzazione o, in subordine, la propria impossibilità a procedere. Rinviare oltre significherebbe alimentare ulteriormente il precariato e vanificare uno sforzo collettivo che ha già trovato condivisione a livello regionale e nazionale”

Mentre, nel decreto dirigenziale regionale 7135 del 16 maggio 2025 si legge ancora “dal Dipartimento Programmazione Unitaria con nota Prot. N. 189274 del 25/03/2025 è stata creata nell’apposita piattaforma Invitalia utilizzata per il FSC 2021/2027 la scheda intervento avente ad oggetto “FdR – Interventi di sostegno al reinserimento sociale”; che detta scheda intervento si pone in linea con la D.G.R. n. 581/2024 e con la D.G.R. n. 62/2025, avente l’intento di sostenere percorsi di transizione dal lavoro alla pensione, offrendo supporto economico e sociale e creando anche opportunità di coinvolgimento in attività sociali che favoriscano un invecchiamento attivo anche dopo il pensionamento”.

Infine che “in ossequio agli atti di indirizzo della Giunta Regionale, di procedere a:  istituire e riconoscere, nei limiti delle risorse disponibili, una misura che preveda il riconoscimento di un sostegno economico pari ad euro 631,00 mensili fino al raggiungimento dell’età pensionabile, destinato ai soggetti facenti ancora parte del bacino di riferimento della D.G.R. n. 538/2024 nati tra il 1958 ed il 31.12.1965 inseriti nell’elenco approvato con Decreto Dirigenziale n. 717 del 21/01/2025”.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it