COSENZA – Luigi Adele, responsabile territoriale della Fials in seno al Tirreno Cosentino e rappresentante della Rsu aziendale, protesta con una nota inviata al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Antonio Graziano, per il mancato coinvolgimento dell’organismo sindacale nella predisposizione del bando pubblico sull’attibuzione degli incarichi di funzione.
Prima di entrare nel merito, Adele interviene con una doverosa premessa:
«Le elezioni della RSU in provincia di Cosenza ed in generale in Calabria del mese di aprile hanno rappresentato un passaggio decisivo nel ridefinire gli equilibri della rappresentanza all’interno dell’ASP di Cosenza in particolare come FIALS siamo stati impegnati nel favorire la legittimità nella contrattazione rendendola efficace e responsabile attraverso il rispetto delle regole trasferiteci dalla contrattazione nazionale.
La rappresentanza RSU svolge un compito ed un ruolo cruciale nel comparto della sanità pubblica va da se il riconoscimento delle professionalità interessate, gli stessi lavoratori sono un punto importantissimo nella negoziazione con l’amministrazione Aziendale, altresì necessari per il miglioramento delle condizioni di lavoro, sia nella produttività e sia come portatori di una tutela nella condizione di salute della collettività interessata.
Questo è nel programma della scrivente.
Per questo motivo la FIALS di Cosenza è stata votata fino ad essere la prima organizzazione della Provincia di Cosenza e la più votata nell’ASP di Cosenza (https://www.calabriainchieste.it/2025/04/23/asp-cosenza-fials-supera-di-gran-lunga-le-altre-sigle-sindacali-esulta-luigi-adele/)».
Quindi i fatti:
«In questo contesto come sindacato di comparto ribadiamo con forza la responsabilità del dialogo al confronto di merito e per questi motivi, nell’apprendere del bando pubblicato dall’azienda inerente gli incarichi di funzioni notiamo una mancanza di rispetto nei confronti della nuova RSU eletta, che in queste ore si sta dotando degli organismi propedeutici ad attivare il tavolo negoziale.
Restiamo basiti, non capiamo quali siano i motivi che spingano l’amministrazione dell’ASP ad operare un tale affronto.
Non capiamo perché si pubblichi un bando pasticciato che facilmente verrà impugnato legalmente dai coordinatori strutturati con ampie probabilità di soccombenza da parte dell’Azienda stessa.
Da qui teniamo a ribadire che nel settore ed in particolare all’ASP di CS a cominciare dal nuovo ordinamento professionale dovrà essere accompagnato da un rinnovato sistema di confronto privilegiando la contrattazione che rappresenta tutte le figure del Comparto e non pochi eletti, ben individuati che da qui a breve molti di questi potrebbero far parte, alla luce del riordino della rete dell’emergenza, della dotazione organica di Azienda Zero.
In tal caso verrebbero sottratte dal fondo del comparto ingenti risorse economiche, che aggiunti alla somma di euro 665.000 già impegnati perché utilizzati in eccesso dal fondo dell’anno 2023 per incarichi non concordati che devono essere necessariamente rivisitati.
Da qui ci aspettiamo una immediata convocazione al fine di attivare un confronto utile al rispetto delle norme e delle corrette relazioni sindacali», conclude Adele.