AMANTEA (Cs) – Riflettori ancora puntati sulla seduta di consiglio comunale di questa mattina che ha, di fatto, ha decretato la fine della consiliatura del sindaco Vincenzo Pellegrino che si ritrova con 7 consiglieri di maggioranza (più il primo cittadino) e 9 di minoranza https://www.calabriainchieste.it/2025/06/09/terremoto-in-consiglio-comunale-pellegrino-perde-suriano-e-martire/.
Senza considerare che, questa mattina, è stato approvato il consuntivo 2024 fortemente contestato dalla maggior parte dei consiglieri. Tra questi anche il capogruppo di minoranza di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna.
«Le dichiarazioni di voto in merito all’approvazione del consuntivo 2024 hanno fatto esplodere una vera e propria bomba all’interno della maggioranza del sindaco Pellegrino: il capogruppo Suriano ha rimesso le sue deleghe, ha lasciato la sua funzione di capogruppo e si è dimesso dalla maggioranza», ha esordito Di Tanna.
La dichiarazione di Suriano «è stata una dichiarazione di aperta critica nei confronti della gestione amministrativa, economica e finanziaria di questa maggioranza che per tre anni ha assolutamente portato avanti un’inefficienza inefficace o gestionale. Il voto a favore del consuntivo è stato un voto assolutamente risicato, la difficoltà di questa maggioranza adesso è visibile: otto voti a favore».
in particolare: «Sei voti sono stati quelli che hanno contrastato l’approvazione del consuntivo 2024, e tre sono stati gli astenuti. Questi ultimi sono quelli che hanno tenuto in piedi la votazione e ovviamente sono quelli di “Cambiamo Rotta”, dalla quale si è ufficialmente staccato Mario Bruno con una dichiarazione formalmente allegata al verbale. La posizione di “Cambiamo Rotta” è stata chiarita attraverso una dichiarazione di Gigino Socievole, che è stata una dichiarazione assolutamente a favore del consuntivo 2024. Socievole ha assolutamente sostenuto le motivazioni che hanno portato la maggioranza Pellegrino a presentare questo consuntivo, che da lui è stato dichiarato prudente, trasparente e veritiero. Tutto questo è sotto la luce del sole perché dichiarato davanti alle telecamere di Zippa 29».
Certo ci si sarebbe aspettati dopo una dichiarazione del genere e dopo la sottolineatura della consigliera Di Tanna – che ha quasi ha volontariamente insistito sul fatto che quindi ormai Gigino facesse parte della maggioranza dopo tali parole e dopo altri atteggiamenti venuti fuori in consiglio – un voto a favore e invece “Cambiamo Rotta” si è astenuta.
La consigliera Di Tanna, a questo punto si è chiesta «perché “Cambiamo rotta” si è astenuta se davvero questo consuntivo non era problematico, se davvero questo consuntivo non aveva e non presentava margini di dubbio, se davvero questo consuntivo 20-24 avesse fotografato la capacità di questa amministrazione di aver portato avanti un discorso economico finanziario accettabile? E invece non ha votato a favore, quindi qualcosa in questo consuntivo non funziona».
Il Consiglio Comunale di oggi «segna il declino dell’amministrazione Pellegrino ad Amantea. Politicamente, l’amministrazione del sindaco Pellegrino ha subito una battuta d’arresto fortissima oggi. La popolazione e i cittadini di Amantea devono essere consapevoli che al governo della città c’è ora una sparuta maggioranza. Di contro, la minoranza vede le sue fila ingrossarsi».
Sicuramente, ciò che è stato messo in mostra oggi «è un ambiente disomogeneo, fragile e arrogante all’interno della maggioranza, di una bassezza che è emersa specialmente di fronte alle parole della consigliera Martire che ha denunciato un tentativo di, diciamo, “sollecitazione esterna” operata nei suoi confronti».
La Martire, in particolare «ha denunciato un tentativo di influenza da parte del sindaco e dell’assessore Osso nei suoi confronti attraverso una telefonata da loro nei confronti di uno dei suoi legali. In Consiglio l’esposizione di tali fatti da parte della Consigliera Martire, ha scatenato un atteggiamento inaccettabile nei suoi confronti, solo perché aveva messo in campo il coraggio di scoprire il clima vessatorio che si era manifestato nei suoi confronti. Gli attacchi alle donne che alzano la testa sono tipici di questa maggioranza, ma ormai sempre più inaccettabili».
L’esperienza amministrativa di Pellegrino «è agli sgoccioli. Probabilmente avrebbe fatto bene a lasciare il passo a un nuovo commissariamento. Sicuramente i commissari hanno agito meglio di questa amministrazione che per tre anni ci ha portato avanti senza nulla fare, senza nulla operare, senza nulla ottenere e lasciandoci nelle condizioni peggiori».
Dal Consiglio Comunale odierno «traiamo anche un altro insegnamento, e cioè che lo squallore politico che caratterizza questa amministrazione è pressoché totale. I consiglieri di maggioranza non intervengono, e se lo fanno, i loro interventi sono veramente futili ed inaccettabili, privi di qualsiasi tipo di spessore politico e anche di informazione, per cui risultano inappropriati, inconcludenti».
Altro dato emerso: le difficoltà economiche e la riscossione
«Un altro dato che emerge è sicuramente l’impossibilità di questo Comune di uscire da una condizione economica sicuramente difficile da affrontare e da risolvere, soprattutto da risolvere. Ci vorranno anni di duro lavoro e di sacrificio per i cittadini, e questo è quello che ho sottolineato in consiglio, così come ho sottolineato anche in consiglio che rimanere ancorati alle proprie poltrone solo per prendere lo stipendio a fine mese è un atteggiamento che non permette a questo Comune di andare avanti».
Un’amministrazione incapace da tre anni: nessun rilancio per Amantea!
«Sono tre anni che questa amministrazione sta portando avanti una gestione inefficace, inefficiente, che non è riuscita soprattutto in quella che doveva essere l’acquisizione di ruoli e quindi la riscossione, il tallone d’Achille di questa amministrazione. C’era la necessità di riorganizzare la riscossione, avvalendosi di società mirate a questo scopo che portassero all’interno delle casse comunali sufficienti fondi per poter procedere comunque lentamente ad un primo iniziale processo di risalita, difficile ma sicuramente doverosa».
In breve, ad oggi, «questa amministrazione ha dimostrato che tre anni non le sono serviti a nulla, né per aiutare il nostro paese a essere almeno più decoroso e pulito, per le semplici questioni che dovrebbero dare almeno una parvenza di ordine all’interno del nostro territorio comunale. Non parliamo di grandi opere pubbliche, parliamo di tutto ciò che avrebbe dovuto dare al nostro paese, soprattutto nei momenti vicini alla stagione estiva, una propositività, una minima organizzazione del decoro del nostro comune per rilanciarlo all’interno di quella che è l’operazione di marketing che si deve necessariamente fare per attrarre turismo».
Il consiglio comunale di oggi «segna il declino dell’amministrazione Pellegrino ad Amantea».
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