L'esponente di “Noi Amantea”, Vincenzo Lazzaroli

AMANTEA (cs) – «Oggi si è scritta una pagina amara per la nostra città. Durante il Consiglio Comunale si è discusso il rendiconto finanziario 2024, un documento che dovrebbe certificare la competenza e la responsabilità di chi governa. Ma ciò che è emerso è tutt’altro: un quadro allarmante, che non può e non deve lasciarci indifferenti».

E’ quanto dichiara il politico amanteano, Vincenzo Lazzaroli.

Il rendiconto finanziario 2024, discusso oggi, «ha certificato un crollo drammatico: un disavanzo di oltre 16 milioni di euro. Una cifra che non è solo un numero, ma il simbolo di una gestione fallimentare degli ultimi tre anni; tecnicamente saremmo precipitati in un secondo dissesto, che però secondo l’art. 243-bis del TUEL, non sarebbe applicabile essendo il primo è ancora aperto. Questo significa che siamo sull’orlo di un baratro istituzionale senza precedenti».

Eppure, «il rendiconto è stato approvato. Non per merito della maggioranza, che non esiste più, ma per l’astensione di tre consiglieri di minoranza. Pur riconoscendo la gravità dei numeri, hanno scelto di non opporsi. Come Ponzio Pilato, si sono lavati le mani, lasciando che la città affondasse. Se avessero votato contro, insieme ai due ex consiglieri di maggioranza, probabilmente Amantea oggi avrebbe potuto cambiare direzione e non “Rotta”».

Il Consiglio «è stato segnato da tensioni e dichiarazioni gravi: una consigliera ha parlato pubblicamente di pressioni ricevute per orientare il voto. Un fatto che non può essere ignorato e che merita i necessari approfondimenti».

I numeri parlano chiaro: «la maggioranza non c’è più. L’amministrazione è tenuta in piedi solo da tre consiglieri di minoranza che, contro ogni logica politica e istituzionale, continuano stranamente a sostenerla».

Infine: «Il Sindaco, che ha mantenuto per sé la delega al bilancio per tutto il mandato, non può più sottrarsi alle sue responsabilità. È il momento di un gesto di consapevolezza e rispetto verso la città. Con serenità e dignità, chiediamo al Sindaco di fare un passo indietro. Non per arrendersi, ma per permettere ad Amantea, finalmente, di ripartire e di tornare a sperare».

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