CETRARO (Cs) – La comunità di Cetraro si trova a fronteggiare un momento di grave crisi, caratterizzato da un clima di paura e incertezza che mina la sicurezza dei cittadini e ostacola la crescita del territorio. L’ennesimo delitto mafioso e il recente incendio dei mezzi di Ecologia Oggi hanno spinto le forze politiche locali a chiedere un immediato cambio di rotta.
ITALIA DEL MERIDIONE
Italia del Meridione sezione di Cetraro chiede la convocazione del consiglio comunale in seduta permanente. IdM sottolinea «la necessità di un’azione forte e decisa da parte delle istituzioni. La città vive piegata su se stessa, oppressa dalla paura e dalla mancanza di risposte efficaci contro la criminalità organizzata».
Il Partito – sottolinea Idm – Confida nelle capacità interlocutorie che potrebbe avere nei rapporti diretti con gli altri organi dello Stato.
Così è stato nei tenebrosi anni Ottanta, quando nella sede del nostro Consiglio comunale i più prestigiosi parlamentari del tempo interloquirono con la città, interrompendo, di netto, il predominio spietato dell’organizzazione mafiosa dell’epoca con il rigore della legge e adeguati provvedimenti strutturali.
Si convochi con la massima urgenza, pertanto, il Consiglio comunale in seduta permanente. In questa fase di emergenza, significa che per convocare una sessione non sarà necessario rispettare i tempi classici occorrenti e le modalità di invio della partecipazione al civico consesso.
L’assise permanente servirà, tra l’altro, a richiamare tutti gli organi dello Stato ai doveri istituzionali di loro pertinenza e, nei casi di necessità, si potrà decidere di effettuare sedute formalmente valide in tempi alquanto ristretti.
La storia, da sempre, è stata per l’uomo maestra di vita! Solo dalla capacità di rendere forte e convincente la nostra massima istituzione pubblica, per il giusto riconoscimento dei suoi diritti costituzionali, dipende il destino presente e futuro della nostra amata città».
IL GRUPPO POLITICO CETRARO ATTIVA
Cetraro Attiva evidenzia che «Cetraro vive un momento di alta apprensione sociale che non deve e non può lasciarci indifferenti. Ha ragione il sindaco Giuseppe Aieta: la situazione è di una gravità tale e necessita di essere presa nella dovuta seria considerazione dagli organi politici ed investigativi nazionali».
Erge più che mai «l’apertura della nuova caserma dei Carabinieri, costruita ma mai attivata, un simbolo concreto della presenza dello Stato». La caserma, pur non risolvendo da sola il problema, «sicuramente è necessaria a dare tangibile segno della presenza dello Stato, a tutela di tutti i cittadini, gente perbene e di sani principi che hanno il diritto di vivere il proprio paese con la sicurezza della propria incolumità e soprattutto di quella dei propri figli; e quei cittadini sono la parte più consistente, l’anima ed il cuore pulsante di Cetraro. Abbiamo bisogno di certezze, ad iniziare dalle piccole cose. Abbiamo bisogno di sentire la presenza assidua dello Stato in ogni ambito della nostra quotidianità».
IL PARTITO DEMOCRATICO CIRCOLO DI CETRARO
Il Partito Democratico circolo di Cetraro denuncia la successione inquietante di atti criminali che hanno colpito la città: «Colpi di pistola sull’auto di un Maresciallo dei Carabinieri, tentato omicidio di Pinto, assassinio di Alessandro Cataldo, tritolo inesploso alla Conad-Came, inquietante scomparsa di Tullio Rossi, assassinio di Pino Corallo, arresti per estorsione dopo la denuncia di Francesco Occhiuzzi, attualmente sotto protezione.
Un quadro allarmante che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini, le attività produttive ed ostacola l’attrazione di nuove imprese – sottolinea il Pd – Non bastano documenti, spesso evanescenti, che tendono a minimizzare la gravità di un fenomeno malavitoso che va inquadrato all’interno degli atti criminali compiuti dalla ‘ndrangheta calabrese».
Questi eventi dipingono un quadro che non può essere minimizzato, ma va affrontato con strategie concrete. «Il PD ritiene che ormai non servano prese di posizione, spesso sterili e di facciata. Il riduzionismo è il miglior alleato della criminalità organizzata – avverte il partito – È tempo che gli apparati di Stato adottino le contromisure necessarie per fronteggiare i fenomeni ‘ntranghetisti che possono essere combattuti solo da risorse professionali di qualità specifiche atte ad interpretare la matrice mafiosa di tanti atti delinquenziali.
In questa ottica, si chiede con determinazione allo Stato di riappropriarsi della Sua sovranità nei territori e di restituire certezze ai cittadini, spesso mortificati dai tanti delitti rimasti impuniti».
Appello del Psi alle istituzioni affinchè la città non sia lasciata sola
Il Partito socialista di Cetraro esprime forte preoccupazione per l’escalation criminale che sembra inarrestabile, dopo il nuovo atto intimidatorio in danno alla ditta Ecologia Oggi e che sta mettendo rischio la convivenza civile. Il Psi rivolge un accorato appello alle istituzioni dello Stato affinché la città non sia abbandonata a sé stessa.
«Una situazione intollerabile ed inaccettabile per la nostra comunità – commenta il Psi di Cetraro in una nota stampa – Appena una settimana addietro l’omicidio di Pino Corallo, avvenuto in pieno giorno e con modalità tali da non lasciare dubbi sulla matrice del gesto. Una vera ferita aperta nel cuore di una comunità che si scopre fragile, impotente, sotto scacco di dinamiche criminali che negli ultimi anni hanno mutato pelle.
A seguire, nella tarda serata di ieri, in spregio ad ogni timore reverenziale, l’incendio dei mezzi per la raccolta dei rifiuti. Oltre al gesto intimidatorio nei confronti dell’azienda “Ecologia Oggi”, peraltro non il primo, il danno per una intera comunità che si vede costretta a subire un pesante disservizio ed un danno che mette a repentaglio anche le più banali condizioni del vivere civile.
Oltre ad esprimere la solidarietà all’azienda colpita dal vile gesto intimidatorio, ai residenti della zona ed alle attività economiche che di riflesso hanno subito disagi e danni per l’attentato di ieri sera, come socialisti ribadiamo che è necessario una presenza più forte ed evidente degli apparati dello stato per evitare che nella comunità si generi un allarme sociale ed un sentimento di insicurezza che riporterà la città indietro di quarant’anni.
Per questo ribadiamo e facciamo nostro l’appello del Sindaco, rivolto ai cittadini chiamati a rispettare le regole di una comunità civile ed alle Istituzioni dello Stato affinché non lascino sola la nostra cittadina in cui la legalità sia quotidianità, e non eccezione.
Come socialisti – conclude il Psi di Cetraro – daremo il nostro contributo per un’azione congiunta che veda coinvolte tutte le istituzioni e le agenzie sociali ed educative, in modo da ricreare quel clima di “pressione sociale” sull’ordine pubblico in grado, come avvenuto in passato, di far uscire la città dal terribile tunnel della criminalità».
fiorellasquillaro@calabriainchieste.it