CATANZARO – Il Consiglio di Stato ha confermato la sospensione della sentenza del Tar di Catanzaro, annullando di fatto la decadenza dell’accreditamento del Sant’Anna Hospital. Il ricorso è stato presentato dall’avvocato Francesco Pitaro e dal professore Bernardo Giorgio Mattarella per conto della curatela fallimentare della clinica.
«Una decisione importante – per i consiglieri Raffaele Seró e Antonio Barberio – che consente alla clinica di continuare ad operare regolarmente e di garantire servizi sanitari fondamentali per la città e per l’intera Calabria. Si tratta di una pronuncia che restituisce dignità a Catanzaro e ai suoi cittadini, confermando l’importanza di una struttura d’eccellenza nel campo della cardiochirurgia, punto di riferimento regionale per competenze, qualità e professionalità. Prosegue così la nostra battaglia per la tutela del Sant’Anna Hospital, a difesa del diritto alla salute, del lavoro e della giustizia nei confronti di un territorio troppo spesso penalizzato da scelte miopi e incomprensibili».
Un sentito augurio al Sant’Anna, «con la speranza che questa vicenda segni l’inizio di una nuova fase, che consenta alla clinica di tornare ad essere un simbolo della sanità d’eccellenza calabrese. Ma non possiamo ignorare un dato ormai evidente: l’ordinanza del Consiglio di Stato certifica politicamente il ruolo di Roberto Occhiuto come nemico numero uno di Catanzaro e dei catanzaresi. La sua azione amministrativa ha rischiato di compromettere irrimediabilmente un presidio sanitario vitale per la nostra comunità. È il momento che la città reagisca e difenda con forza i propri diritti e il proprio futuro».