Almeno sei scienziati nucleari sono stati uccisi negli attacchi israeliani contro l’Iran. Abdolhamid Minouchehr, Ahmadreza Zolfaghari, Amirhossein Feqhi, Motalleblizadeh, Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi sono gli scienziati nucleari rimasti martirizzati nell’attacco israeliano.
Cinquanta persone sono rimaste ferite: «Non si sono verificati danni agli impianti di raffinazione e ai depositi petroliferi iraniani dopo gli attacchi del malvagio regime sionista di questa mattina», ha reso noto il ministero del Petrolio iraniano precisando, secondo quanto riferisce l’Irna, che «e attività degli impianti e la fornitura di carburante proseguono nelle aree più remote del Paese, senza interruzioni e in modo stabile»
Il portavoce dell’Idf ha dichiarato che «l’Iran ha lanciato
oltre 100 droni verso Israele e l’esercito sta lavorando per intercettarli».
L’esercito israeliano prevede che gli oltre cento droni lanciati dall’Iran verso Israele arriveranno tra circa tre-cinque ore. L’Idf fa sapere che l’Aeronautica militare si sta preparando anche per un possibile lancio di missili contemporaneamente dall’Iran.
L’Idf intercetta droni iraniani fuori da spazio aereo Israele L’esercito israeliano (Idf) ha iniziato a intercettare fuori dallo spazio aereo del Paese i droni lanciati dall’Iran: lo ha reso noto un funzionario militare.
TEHERAN, ‘RISPOSTA È DIRITTO LEGALE E LEGITTIMO DELL’IRAN’
“La risposta è un diritto legale e legittimo dell’Iran e le forze armate iraniane difenderanno il Paese con tutta la loro potenza e a modo loro“. Lo sottolinea il ministero degli Esteri iraniano in una dichiarazione, sottolineando che quella di Israele è stata “una chiara aggressione all’integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell’Iran: Israele ha violato la Carta delle Nazioni Unite”.
“Il regime sionista e i suoi sostenitori sono responsabili delle conseguenze dell’attacco israeliano all’Iran“, si legge nella dichiarazione. “Le aggressioni del regime sionista non potevano essere condotte senza il coordinamento e l’autorizzazione degli Stati Uniti, e gli Stati Uniti, in quanto principali sostenitori di Israele, ne sono responsabili”, prosegue la nota.
La dichiarazione, citata da Tasnim, invita i membri delle Nazioni Unite, in particolare gli Stati regionali e islamici, e altri Paesi a condannare immediatamente l’attacco israeliano e ad adottare un’azione collettiva “per porre fine al pericoloso avventurismo di Israele che ha messo in pericolo la pace e la sicurezza mondiale“.