AMANTEA (CS) – L’associazione “Gioia Food Coast” ha ritirato la proposta avanzata al comune di Amantea nei mesi scorsi circa l’installazione di una scultura del maestro Sergio Cimbali, in piazza San Francesco a Campora San Francesco, rappresentante la cipolla rosso di Tropea.
Il progetto, partorito nel 2022, è rimasto fermo fino al 2024 allorquando l’amministrazione comunale ha approvato una delibera per l’acquisizione dell’opera al patrimonio dell’Ente senza, però, concretizzarlo nei fatti. Senza considerare, poi, l’inspiegabile proposta lanciata dalla stessa amministrazione per indire un referendum per individuare il luogo dove ubicare la scultura, considerando che l’associazione era intenzionata a posizionarla in piazza San Francesco..
Insomma, ad oggi è stato solo perso del tempo prezioso e l’associazione sta valutando la possibilità di posizionare l’opera in un altro comune.
Per l’ex sindacalista amanteano Walter Giampà si tratta dell’ennesima occasione persa per il territorio.
«Il progetto proposto dall’Associazione di promozione sociale “Gioia Food Coast” relativo all’installazione dell’opera ispirata alla cipolla rossa del Maestro Sergio Cimbali rischia di non essere realizzato», ha scritto Giampà.
Se ciò dovesse verificarsi «credo possa ritenersi un’occasione mancata per la Comunità di Campora San Giovanni e del Comune di Amantea, perchè si sarebbe ben inserita in un possibile processo di valorizzazione territorio».
E, ancora: «Non voglio entrare in merito alle eventuali responsabilità del perché non dovesse essere installata, ma certo mi sarà consentito esprimere le mie perplessità sulla necessità di svolgere una consultazione popolare sul sito dove ubicarla».
La procedura, per Giampà « doveva svolgersi entro tempi brevissimi per come annunciato dal Sindaco enfatizzando l’iniziativa come un momento di “democrazia partecipata” della comunità».
Legittimo, «ma non funzionale nel merito e nel metodo. Sono infatti trascorsi, da quell’annuncio, ben quattro mesi e tenuto conto oltretutto che la vicenda si trascina stancamente da qualche anno i dubbi sulla volontà di dotare Campora di questa opera cominciano a diventare realtà».
Sembra, francamente «che il tentativo di coinvolgimento della comunità sia il pretesto per arrivare ad un nulla di fatto con la conseguente mortificazione della dignità di un intero territorio nonché l’evidente mancanza di apprezzamento verso l’iniziativa dell’Associazione che non comporta alcun costo per la cittadinanza».
Infine: «Voglio sperare che esistano ancora i margini per la riapertura del dialogo tra le parti per giungere quanto più rapidamente possibile alla definizione della questione evitando così che l’opera finisca per far bella mostra di se magari in un comune vicino».
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