MESSINA – Sono stati tutti condannati i sette imputati nel processo col rito ordinario scaturito dall’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina che nell’ottobre 2023 sgominò un vasto giro di droga tra la Calabria ed i Nebrodi, la cui base operativa fu individuata a Sant’Angelo di Brolo.
Il collegio del Tribunale di Patti, ha inflitto condanne per 41 anni di carcere.
In particolare: Piera Mondello, condannata a 13 anni e 10 mesi, Dario Di Perna a 12 anni, Mirko Maniaci ed Antonino Tuccio a 6 anni e 10 mesi, Francesco Cotugno, Salvatore Ratto e Alessandro Faranda 8 mesi di reclusione (pena sospesa).
Nella sua requisitoria il pubblico ministero aveva delineato i contorni di quella che ha definito una «associazione a delinquere dilettantistica ma non per questo meno pericolosa, la cui base operativa fu individuata a Sant’Angelo di Brolo. La droga che compravano dai calabresi all’ombra della ’ndrangheta è sporca del sangue di vittime di mafia del Paese».
Il pm, poi, aveva posto l’accento sul canale diretto ed il rapporto fiduciario instaurato con i Pelle di San Luca, famiglia di rilievo della ’ndrangheta ed al vertice del narcotraffico mondiale.