CATANZARO – Dettagli scottanti emergono dal decreto di perquisizione e sequestro eseguito alla Guardia di Finanza di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta penale che vede coinvolti, per una presunta corruzione, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, l’ex manager di Amaco e attuale segretario particolare del sottosegretario Matilde Siracusano (compagna di Occhiuto), Paolo Posteraro, unitamente ad Ernesto Ferraro, attuale amministratore unico delle Ferrovie della Calabria.
L’ipotesi avanzata dalla magistratura è di corruzione. Nell’indagine sarebbero coinvolte altre due persone.
E’ una indagine in fase embrionale, resa nota dalla stesso Occhiuto con un videomessaggio-sfogo sui social (https://www.calabriainchieste.it/2025/06/11/occhiuto-sono-indagato-controllatemi-tutto-ho-chiesto-di-essere-sentito-al-piu-presto-dai-magistrati/) e, chiaramente, tutti gli indagati sono da considerare innocenti; anzi, l’indagine è stata avviata anche e soprattutto per consentire loro di fare chiarezza (Occhiuto ha già chiesto di essere sentito, ndr).
Conversazioni telefoniche e riscontri documentali alla base delle investigazioni.
Dai colloqui intercettati dai militari della Guardia di finanza emergerebbe la promessa da parte del governatore della Calabria all’ex socio Paolo Posteraro di un incarico in un ente della Regione.
Le accuse di corruzione riguardano due specifici episodi, risalenti ad aprile 2022 e febbraio 2025, avvenuti – secondo l’accusa – a Catanzaro, e c’è poi un episodio di presunta truffa che si sarebbe verificato ad agosto 2022 a Montegiordano ma che non riguarderebbe la persona del governatore della Calabria.
Gli inquirenti cercano di fare luce sui presunti rapporti di affari tra Occhiuto e Posteraro che in passato sono stati soci in cinque società di capitali: Fondazione patrimonio artistico srl, Parametro Holding srl, Ytam srl, Tenuta del Castello società agricola srl, Fondazione patrimonio artistico retail srl.
In tale contesto si parla di gestione di denaro, automobili, multe pagate per infrazioni stradali commesse da familiari, ricariche di una “multicard” per il rifornimento di carburante: presunte utilità ricavate dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in cambio di nomine e incarichi in enti pubblici in favore di Paolo Posteraro, suo ex socio e attuale segretario particolare del sottosegretario di Stato che proprio ieri è intervenuta sui social per difendere il compagno Occhiuto ed il suo staff (https://www.calabriainchieste.it/2025/06/13/corruzione-sottosegretaria-siracusano-difende-il-suo-compagno-occhiuto/)
Secondo quanto emerge anche dalle intercettazioni, Posteraro avrebbe versato denaro in queste società a responsabilità limitata, mentre Occhiuto ne avrebbe tratto benefici per sé e la famiglia. Posteraro ha peraltro avuto nomine da parte di pubblici ufficiali con i quali Occhiuto vanta legami e che avrebbero fruttato all’ex socio oltre 500mila euro (550 per l’esattezza).
Posteraro avrebbe infatti ricevuto – secondo l’accusa – incarichi pubblici conferiti da soggetti istituzionali che hanno rapporti con Occhiuto. Ed in questo contesto si fa riferimento alla nomina da parte del fratello Mario ad amministratore di Amaco; quella a consulente di Ferrovie della Calabria; l’incarico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
C’è poi la vicenda della società “Tenuta del Castello Società Agricola Srl”, costituita nel 2019 che vedeva coinvolto lo stesso Occhiuto il quale, nel 2022, cedeva la propria quota di partecipazione a Posteraro che, a sua volta, cedeva la proprietà A2R Srl. L’amministratrice unica di “Tenuta del Castello Società agricola Srl” – già consulente sotto l’amministrazione Posteraro, quando Occhiuto ne era ancora socio – veniva rimossa nel 2023 per una serie di “irregolarità contabili” ma, il 6 maggio 2022, pochi giorni dopo la cessione delle quote di Occhiuto a Posteraro, veniva nominata membro del collegio sindacale del Gom di Reggio Calabria con un provvedimento a firma di Occhiuto e, in data 21 marzo 2023, quando le irregolarità contabili erano già emerse, assunta alle dipendenze della Regione Calabria
La società avrebbe poi ricevuto un finanziamento di 58.050 euro relativo “alla partecipazione a un finanziamento comunitario Trace Windu, somme incamerate dalla società, ma né giacenti nelle casse sociali, né destinate all’uso per il quale erano state erogate da parte dell’allora organo amministrativo.”
La prima tranche del finanziamento – secondo le indagini – sarebbe stata interamente distratta da Posteraro, attraverso un bonifico di 10mila euro in favore di Fpa Retail, di 4mila euro alla Ytam Srl, di 12mila euro destinati a sé stesso e altrettanti a Roberto Occhiuto, e la quota di 2080 euro erogata all’ex amministratrice unica.
Rispetto alla Ytam Srl (quote detenute, dal 2022 al 2024, da Posteraro e da Ernesto Ferraro, dopo la cessione dell’intero capitale da parte di Occhiuto in favore di Posteraro, nel 2020), Ferraro avrebbe a ceduto la propria parte a una terza persona, ritenuta dagli inquirenti il tutto fare di Posteraro.
Ferraro, designato amministratore unico di Ferrovie della Calabria dal capo di gabinetto della giunta Occhiuto il 5 febbraio 2022, avrebbe poi conferito a Posteraro un incarico di consulenza nell’ente del trasporto pubblico.
Insomma, trattasi di accuse di parte, venute alla luce – com’è noto – per volere dello stesso governatore della Calabria, ma anche per scelta della compagna Matilde Siracusano, intervenuti a mezzo social (https://www.calabriainchieste.it/2025/06/12/occhiuto-indagato-per-corruzione-strategia-difensiva-cercare-aiuto-sui-social/).
Indagini, verifiche, riscontri, dichiarazioni in contraddittorio, serviranno a fare piena luce sulla vicenda, ancora in fase preliminare.