CATANZARO – La sonda SAR, impiegata per analisi ambientali avanzate, ha permesso di eseguire controlli approfonditi nel tratto di costa tra Vibo Valentia, Pizzo e Lamezia Terme. I riscontri ottenuti hanno portato alla luce sette potenziali condotte sottomarine sospette che potrebbero scaricare rifiuti in mare illegalmente.

«Chi inquina il mare è un nemico della Calabria, chi lo fa costruendo una condotta illecita è un criminale. Vi troveremo», lo ha dichiarato Occhiuto in un video pubblicato sui suoi canali social, lanciando un messaggio chiaro e durissimo contro chi mette a rischio l’ambiente e il turismo della regione.

Occhiuto aveva dischiarato guerra alla maladepurazione in vista della stagione estiva 2025, annunciando un piano d’interventi articolato e attraverso l’ausilio di tecnologia innovativa. La Regione Calabria, dunque, aveva messo al centro delle operazioni la sonda SAR, tecnologia radar montata su droni, che nel giro di pochi mesi ha consentito e consente di monitorare la costa calabrese, mappare condotte sotterranee, individuare eventuali scarichi irregolari e segnalare situazioni critiche in tempi rapidi e con grande precisione.