MONTALTO UFFUGO (Cs) – Una mattinata all’insegna della musica, della cultura e dell’incontro tra popoli: Montalto Uffugo ha accolto con calore i giovani protagonisti di “Opera Viva!”, progetto Erasmus+ che vede coinvolti studenti di conservatori europei, guidato dal Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
A fare gli onori di casa, il sindaco Biagio Faragalli, l’assessore alla Cultura Silvio Ranieri e il direttore artistico del Festival Internazionale della Lirica “R. Leoncavallo”, Antonio De Luca.
La delegazione ha accompagnato i partecipanti in visita al Museo Leoncavallo, luogo simbolo del legame tra il celebre compositore e la cittadina calabrese che lo ha ispirato per la nascita di “Pagliacci”, uno dei capolavori del verismo operistico.
Per i ragazzi, provenienti da Ungheria e Lituania, è stata un’immersione autentica nella storia e nelle atmosfere che hanno nutrito il genio creativo di Ruggero Leoncavallo. Un’occasione preziosa per conoscere da vicino non solo la musica, ma anche il territorio che l’ha vista nascere.
«Siamo felici e orgogliosi di ospitare questi giovani talenti, ha dichiarato l’assessore Ranieri. Esperienze come questa rafforzano i legami tra culture diverse, avvicinano i ragazzi all’arte in modo profondo e fanno conoscere Montalto Uffugo come luogo di cultura viva e condivisa».
Tra i partecipanti: András Szép e Olivia Chew, in arrivo dalla Liszt Ferenc Academy of Music di Budapest, e Aurelija Turskytė e Gabija Bikulčiūtė dalla Vytautas Magnus University Music Academy di Kaunas.
A impreziosire la visita anche la presenza del soprano partenopeo Francesca De Blasi, con una carriera brillante tra studi al Conservatorio cosentino e attività artistica nei maggiori teatri.
Attualmente è dottoranda con una ricerca dedicata alla musica vocale da camera di Leoncavallo, oltre a ricoprire il ruolo di direttrice di palcoscenico del Teatro “Rendano” di Cosenza e del “Rendano Arena Opera Festival”.
La tappa montaltese di “Opera Viva!” si concluderà con un concerto aperto al pubblico, che si terrà proprio in città. Un momento che suggellerà questa esperienza di scambio culturale con la forza universale della musica.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto al Conservatorio di Cosenza per l’organizzazione dell’iniziativa. Una dimostrazione concreta di come l’arte possa essere ponte tra generazioni e culture diverse, valorizzando territori spesso lontani dai grandi riflettori ma ricchi di storie da raccontare. (F. M.)