Home Politica Pagliaro: «Invalidare le elezioni a Paola, ricorso senza senso»

Pagliaro: «Invalidare le elezioni a Paola, ricorso senza senso»

«Un altro colpo di teatro a cui si si assiste dopo quello del giorno prima messo in scena da una parte consistente della minoranza in Consiglio per fare invalidare l’elezione del Presidente»

Alessandro Pagliaro

SI E’ ERRONEAMENTE considerato il Comune di Paola con una popolazione inferiore a 15mila abitanti”. È questo il motivo per cui secondo la notizia pubblicata su ‘Calabria Inchieste’ (https://www.calabriainchieste.it/2025/07/01/paola-ecco-il-ricorso-al-tar-di-politano-contro-perrotta-indire-nuove-elezioni/), Giovanni Politano già sindaco del centrodestra e non rieletto alle ultime elezioni amministrative, avrebbe presentato un ricorso al Tar per fare invalidare le elezioni.

Secondo quanto si apprende, invece la popolazione sarebbe superiore alla soglia di sbarramento, per cui si sarebbe dovuto votare con la legge del doppio turno. La cifra contestata è quella di 14.827 abitanti certificata dal Ministero dell’Interno. Nessun dato contrario invece viene reso noto per avvalorare la tesi di Politano.

Non si portano a conoscenza numeri e nemmeno tabelle dell’ultimo censimento della popolazione al fine di dimostrare con certezza che si è sbagliato ad indire le elezioni a turno unico.

Questi sono i fatti, poi se negli allegati documentali sono contemplatele le cifre che contraddicono i diversi livelli delle commissioni elettorali a cominciare del Ministero dell’Interno, allora queste si dovranno rendere note in maniera incontrovertibile.

È questo un altro colpo di teatro a cui si si assiste dopo quello del giorno prima messo in scena da una parte consistente della minoranza in consiglio comunale per fare invalidare l’elezione del Presidente del civico consesso.

Questo appellarsi insistentemente alle aule di tribunale, denota la difficoltà delle minoranze a caratterizzarsi con azioni concrete al fine di svolgere democraticamente il proprio ruolo di opposizione. Non ci sono proposte politiche ma soltanto proclami populisti all’unisono che confondono le istanze della destra con quelle della sinistra.

Piuttosto che mettere in piedi ricorsi, bisognerebbe riflettere sui motivi della proprie sconfitte, cercando di evitare le carte bollate per privilegiare il confronto civile.

In genere i ricorsi elettorali si istruiscono per il riconteggio delle schede e perché c’è qualcuno che si è sentito penalizzato dall’esito delle consultazioni.

Nel caso di Politano non si comprendono le ragioni, in quanto come gli altri tre contendenti alla carica di sindaco, è uscito perdente con un ampio margine di voti dal suo rivale Perrotta.

Pensare di sovvertire il risultato delle urne in tribunale, potrebbe rivelarsi un boomerang per la credibilità di chi invece dall’elettorato è stato indicato a svolgere il ruolo di opposizione. Che in democrazia, non bisogna dimenticarlo, è altrettanto nobile al pari di quello  di chi governa.

Alessandro Pagliaro