AMANTEA (Cs) – Sulle polemiche in corso da giorni ad Amantea, sia per il passaggio di altri consiglieri di maggioranza all’opposizione (Arturo Suriano e Alessia Martire), sia della decisione del sindaco di chiudere i rubinetti dell’acqua potabile fino al mese di settembre da mezzanotte alle 5 del mattino, è intervenuto l’ex consigliere comunale, esponente della Lega e fondatore del movimento “Spirito Libero”, Robert Aloisio.
«Sono compiaciuto dell’entrata in minoranza dell’ex capo gruppo di maggioranza Arturo Suriano e dell’ex consigliera con delega Alessi Martire. Un passaggio che fa capire ancora di più l’incompetenza amministrativa e l’incapacità politica di ciò che è rimasto della lista NeaPolis».
Ovvero: «Uno sparuto numero di persone che, ad oggi, non hanno avuto neanche il coraggio di guardarsi intorno e prendere coscienza che chi, ad inizio consiliatura sedeva con loro, oggi si trova nei banchi dell’opposizione. Un abbandono di massa legato una molteplicità di problematiche che, con il tempo, si sono accumulate fino a schiacciare e sgretolare quel poco che era stato costruito in questo territorio».
Aloisio ricorda come «tante sono state le promesse fatte dai palchi elettorali, tutte puntualmente disattese, e prime fra tutte il pagamento delle indennità per sindaco e assessori. Non solo alla fine del mese tutti percepiscono regolarmente lo stipendio per ciò che non stanno facendo (quindi soldi pubblici che non vengono guadagnati con onestà), ma hanno anche avuto il coraggio di aumentarsi le indennità. Una vergogna dietro l’altra che non meriterebbe nessun commento, ma che comunque è doveroso ricordarla a chi ha votato queste persone proprio sulla scorta di quanto era stato riferito in campagna elettorale».
L’ex consigliere comunale ha inteso sottolineare come «gli elettori sono stati traditi, ed è giusto sottolinearlo. Stare qui ad elencare le innumerevoli problematiche insistenti sul territorio significherebbe riempire pagine e pagine di giornali, la cittadinanza ne sta traendo da sola le conclusioni. Ma la genialata di chiudere l’acqua potabile, tutti i giorni, fino alla fine del mese di settembre, da mezzanotte e fino alle 5 del mattino non se la sarebbe aspettata nessuno. Una cosa del genere non è mai successa. Non è certamente così che si risolvono i problemi, anzi, così facendo si va ad aggravare una situazione già di per sé molto complicata».
Adesso, però, pare che la situazione stia mutando, «che dalle file della minoranza si stia levando la giusta voce per mandare a casa queste persone. Fino ad oggi la consigliera Di Tanna si è vista costretta a lottare da sola, tra insulti ed umiliazioni, colpa anche del silenzio di chi – pur sedendo negli stessi banchi della minoranza – ha scelto il silenzio e il personalismo tradendo il mandato elettorale».
Fino ad oggi «la colpa è ricaduta esclusivamente sul consigliere Luigi Socievole, ma viviamo in un paese piccolo e tutti ipotizzano i motivi che lo spingono a dare man forte al sindaco (sarà il tempo a darci ragione, o meno), ciò che però in tanti non si spiegano è il motivo che spinge gli altri due componenti del gruppo “Cambiamo rotta” ad avallare inermi detto comportamento».
Ed è a loro che Aloisio si appella, «che prendano finalmente atto del ruolo che ricoprono e che diano un futuro migliore ai loro figli ed a tutta la comunità. Amantea non merita questo, gli amanteani non meritano tanta inerzia, incapacità, superficialità».
E, un appello, va anche «a quei pochi componenti di maggioranza che hanno votato il conto consuntivo nell’ultimo consiglio comunale, affinché prendano anche loro coscienza del fatto che presto tutti i nodi verranno al pettine e poi sarà troppo tardi per ritirarsi».
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