Il segretario del Partito democratico di Amantea, Enzo Giacco

AMANTEA (CS) – «L’ordinanza sulla chiusura dell’acqua va modificata con effetto immediato. Questa decisione, infatti, rischia di avere un impatto devastante sull’economia locale, in particolare sui bar, ristoranti, pizzerie e alberghi che costituiscono la spina dorsale del nostro settore turistico».

E’ questa la richiesta del segretario del Partito democratico, Enzo Giacco, legata alla decisione del sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, di risolvere la carenza idrica chiudendo i rubinetti da mezzanotte e fino alle 5 del mattino, da adesso e fino al mese di settembre.

La chiusura dell’acqua potabile da mezzanotte alle sei «compromette la capacità di questi esercizi di funzionare correttamente, con conseguenze di natura economica per le loro attività e di immagine per il nostro paese. Dopo mezzanotte bar, ristoranti, pizzerie, alberghi sono ancora nel vivo delle loro funzioni. Ed è impensabile risolvere il problema imponendo loro di dotarsi di autoclavi, che potrebbero risultare insufficienti a tamponare la chiusura dell’acqua così anticipata. La categoria dei commercianti si trova già in una situazione di forte difficoltà».

L’attenzione da parte dell’amministrazione «è stata sempre al di sotto della sufficienza; manca una programmazione turistico-culturale; non sono state poste in essere politiche legate allo sviluppo commerciale della città (pensiamo a quanto sia paradossale, ad esempio, la vicenda legata ai dehors)».

Ecco perché «chiedo al Sindaco e all’amministrazione di riconsiderare la decisione e di spostare la chiusura dalle 02:00 alle 06:00 di mattina. Questa soluzione permetterebbe di ridurre i disagi per le famiglie e di consentire ai bar, ristoranti, pizzerie e alberghi di lavorare senza interruzioni, garantendo così la continuità dei servizi essenziali per i turisti e per la comunità locale».

Infine: «Ritengo che questa soluzione sia ragionevole e che possa essere implementata senza compromettere le esigenze tecniche che hanno motivato la decisione originale.
Ciò, almeno, per quanto riguarda l’emergenza da gestire. Resta il grande tema di una conduttura inadatta rispetto al quale le amministrazioni, e quella in carica è tutt’altro che esente, dovrebbero intervenire in modo organico».

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