REGGIO CALABRIA – Le segreterie provinciali del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia (S.I.U.LP.), Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (S.I.A.P.) e del Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia (S.I.L.P. Cgil) di Reggio Calabria, esprimono vicinanza e
solidarietà nei confronti dei colleghi tutti del Commissariato di P.S. di Palmi, in quanto lunedì 30 giugno 2025, all’orario di apertura degli uffici, gli operatori in servizio hanno scoperto una scena a dir poco preoccupante: in alcuni locali dello stabile aveva ceduto l’intonaco del soffitto riversando il relativo materiale sui pavimenti, sulle scrivanie, sulle sedie, ovunque.

Dalle successive verifiche dei vigili del fuoco sarebbe emerso che quasi tutti gli
ambienti del piano terra avrebbero un problema con l’intonaco del soffitto e che per tale motivo sarebbero stati costretti a dichiararne l’inagibilità, escludendo quegli uffici che in passato sono stati oggetto di manutenzione, gli uffici del piano superiore non presenterebbero problemi.

Le scriventi O.S. hanno rappresentato nel tempo la precarietà e l’inidoneità di
tale struttura ad ospitare gli uffici del Commissariato anche durante le visite conoscitive degli R.L.S. sui posti di lavoro ai sensi della legge 81/08, ed è chiaro che è solo per un mero caso fortuito che il crollo dell’intonaco dei soffitti si sia verificato quando non era presente il personale, caso diverso i colleghi avrebbero corso seri rischi per la loro incolumità.

Ad oggi la situazione è paradossale, in quanto i dipendenti del Commissariato
non potranno usufruire dei loro uffici e dovranno accontentarsi dei pochi locali rimasti “agibili” o eventualmente appoggiarsi ad alcune strutture mobili.

In tale scenario se non si prenderanno provvedimenti urgenti si rischiano
inevitabili ricadute sulla salute e sulla sicurezza degli operatori e degli utenti, si
ripropone pertanto la necessità di avere al più presto disponibili i locali relativi al bene confiscato alla cosca Gallico, una delle più pericolose della ‘ndrangheta di Gioia Tauro, già assegnato a tale scopo al Ministero dell’Interno, sembra infatti che i fondi già stanziati da tempo e bloccati per delle lungaggini burocratiche siano finalmente disponibili.

Al fine di evitare ulteriori ritardi le O.S. scriventi lanciano un appello al Sig. Prefetto ed al Sig. Questore di Reggio Calabria al fine di accelerare l’iter per l’avvio dei lavori rendendo finalmente disponibile il presidio di legalità quale punto di riferimento per la cittadinanza.

La struttura di via Bruno Buozzi è chiaramente inagibile e sarà inutile investire
risorse per tamponare situazioni di emergenza, si ritiene pertanto che si debba dotare il
Commissariato della nuova struttura prima possibile e se questa non fosse disponibile in tempi brevissimi di pensare ad una possibile alternativa temporanea.

Si ribadisce che una struttura precaria genera certamente un senso di sfiducia
nella cittadinanza nei confronti dello Stato ed un contestuale senso di abbandono da
parte degli operatori.

Il messaggio che si vuole lanciare è ovviamente scevro di ogni propaganda politica ed è legato principalmente alla sicurezza degli operatori che ogni giorno garantiscono la sicurezza di tutti i cittadini anche a rischio della loro incolumità.

Destinare in tempi brevi un nuovo stabile al Commissariato di P.S. di Palmi «non è solo una mera soluzione logistica per i colleghi ma equivale a riaffermare la legalità in un territorio fortemente connotato dalla presenza di cosche mafiose, considerando che la restituzione alla collettività dei patrimoni confiscati alla criminalità organizzata frutto di attività illecite, di violenze e di sopraffazione non costituisce soltanto un obiettivo primario dello Stato, ma assume un valore simbolico in riferimento alla loro destinazione a scopi sociali ed istituzionali».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it