Home Mondo Russia colpita nel cuore: Kiev risponde agli attacchi e decima la base...

Russia colpita nel cuore: Kiev risponde agli attacchi e decima la base aerea di Borisoglebsk

Colpito aeroporto militare russo base dei caccia: distrutti deposito di bombe e diversi velivoli. L’attacco ucraino sancisce una svolta nella strategia di difesa: dare risposta in profondità

RUSSIA-UCRAINA – Tra le ombre della notte appena trascorsa, Kiev ha reagito all’ennesimo bombardamento lanciando un attacco mirato alla base aerea russa di Borisoglebsk, nella regione di Voronež.

Un segnale inequivocabile dell’evoluzione del conflitto: non più solo scudi difensivi, ma azioni decise sul territorio nemico.

Il bersaglio e l’operazione

Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, l’obiettivo principale è stato il deposito di bombe plananti – ordigni guidati impiegati da Mosca nelle sue offensive contro le città ucraine – insieme a un aereo da addestramento e “possibili altri velivoli”.

La base di Borisoglebsk è strategica: ospita caccia Su-34, Su-35S e Su-30SM, impiegati nel raid costante contro l’Ucraina.

Forza simbolica e operativa

Queste operazioni sono parte di una campagna ucraina ben concertata, volta non solo a danneggiare infrastrutture belliche, ma anche a mostrare la capacità di colpire nel profondo del territorio russo. Il mese scorso, un attacco ucraino aveva eliminato oltre 40 velivoli in diverse basi, segnalando una nuova fase di proiezione militare.

Il contesto generale

La notte precedente, la Russia aveva lanciato la sua più massiccia offensiva aerea dall’inizio della guerra: oltre 500 droni e missili, principalmente modelli iraniani Shahed, hanno colpito Kyiv provocando almeno due morti e decine di feriti.

Kiev ha reagito intercettando la maggior parte dei droni e implementando forti misure di sicurezza urbana, con cittadini in rifugi sotterranei e infrastrutture danneggiate in tutta la capitale.

Diplomazia e supporto internazionale

L’escalation coincide con una telefonata tra il presidente Volodymyr Zelenskyy e il confermato candidato Usa Donald Trump, nella quale si è discusso di rafforzamenti difensivi e produzione congiunta di armi, mentre gli Stati Uniti rallentano la consegna di missili Patriot. L’Europa potrebbe compensare questa interruzione.

Reazioni e implicazioni

Il Ministero della Difesa russo ha rivendicato la distruzione di 94–106 droni ucraini, ma non ha commentato sull’attacco alla base.

Per Kiev, l’operazione è parte di uno sforzo più ampio per costringere Mosca a rivedere la sua aggressione; per Mosca, un segnale inquietante di un avversario capace di “proiettare potenza” anche su suolo russo.

Questa mossa strategica di Kiev segna un cambio di passo: dopo aver difeso le proprie città, l’esercito ucraino risponde a colpi precisi contro obiettivi militari russi.

Non si tratta solo di ritorsione, ma di una volontà di mostrare che la guerra si gioca anche sul piano militare, operativo e simbolico. Se la capacità di colpire nel profondo avrà un reale effetto deterrente, lo dirà il futuro.

Intanto, la comunità internazionale resta con lo sguardo attento: da un lato, l’urgenza di rafforzare la difesa ucraina; dall’altro, i timori di un’escalation militare che travalichi i confini del conflitto attuale.