LONDRA – Una prestazione da maestro: Jannik Sinner domina Pedro Martinez sul Centre Court e vola agli ottavi di Wimbledon con un netto 6‑1, 6‑3, 6‑1. Un risultato che non lascia spazio a discussioni e rilancia il suo percorso verso un possibile primo titolo sull’erba londinese

Prestazione implacabile

Il n. 1 del ranking ATP ha impresso il ritmo sin dal primo game, vincendo il set d’apertura 6‑1 in appena venti minuti e infliggendo un bagel allo spagnolo.

Nel secondo set, Sinner ha continuato a far sentire la sua potenza al servizio (81% di prime), senza apparenti cedimenti. Il punteggio finale parla chiaro: doppia semplificazione per 6‑3 nel secondo e chiusura a 6‑1.

Domini fisico e mentale

Anche sotto pressione, Sinner non ha vacillato: Martinez ha trovato solo quattro opportunità di break, tutte neutralizzate magistralmente dall’azzurro. Il controllo emotivo e tecnico è evidente: “non ha cambiato espressione nemmeno una volta”, ha commentato John McEnroe. L’italiano ha reiterato che la sua “prima settimana non sarebbe potuta andare meglio” e mostra una concentrazione rara per l’erba più prestigiosa.

Il peso del graffio post‑squalifica

Dopo la sospensione tra febbraio e maggio per doping, Sinner è tornato a brillare con vittorie nei Grandi Slam (Australian Open) e finali (French Open, Italian Open).

Il successo odierno, nel segno della pulizia atletica e mentale, rafforza la sua narrativa di atleta resiliente, capace di riprendersi senza esitazioni.

Ambizioni cromatiche: sull’erba si vede un campione

Il dominio su terra rossa è consolidato, ma il passaggio dell’erba conferma la grande versatilità di Sinner. Il copione dominato a Wimbledon – set brevi, stacco netto, servizio solido – ricalca schemi già visti a Miami e Melbourne nel 2025. Un triangolo di superfici che compone l’identikit di un potenziale vincente su ogni campo.

Il tabellone e il prossimo ostacolo

Ora Sinner attende il vincente tra Grigor Dimitrov e Sebastian Ofner; un quarto di finale contro Djokovic, campione in carica, non è da escludere . Se il torneo proseguirà con questa intensità, la percezione del n. 1 sul Centre Court diventerà – anche sui social – un tema virale: un mix di tecnica, ritmo, fiducia.

Con questo trionfo netto, Sinner non solo consolida il suo primato, ma proietta l’attenzione su di sé anche lontano dall’erba: tra tifosi e sponsor, cresce il desiderio di un campione in costante evoluzione.

Archiviata la prova tecnica, ora si apre la parte psicologica del torneo: sostenere il peso delle aspettative e incarnare un simbolo per il tennis italiano. Mentre Wimbledon si fa sempre più crocevia di storie personali, Sinner sembra pronto a lasciare un’impronta indelebile.