«La cittadinanza – ha detto il sindaco – ha pienamente acquisito consapevolezza rispetto all’impegno della Fondazione “Scopelliti” che sta dando risposte e aiuto a tantissime persone. Grazie alla presidente Scopelliti per tutto questo e per mettere in risalto ed evidenziare, con il premio intitolato a suo papà, le eccellenze della nostra città, le persone e le associazioni che, nel loro quotidiano, svolgono in maniera disinteressata un servizio alla comunità con l’unico interesse di far crescere i territori restando vicino ai più fragili».
Secondo il sindaco, proprio questo è «il modo migliore, se non l’unico, per raccontare cosa siano Reggio Calabria e la nostra regione, differentemente da quelle persone che, per diversi motivi, si trovano da ormai tantissimi anni fuori dalla nostra città e che, ancora oggi, provano a dirci qual sia la ricetta giusta per salvarla, senza però sapere minimamente cosa significhi lavorare quì, fare associazionismo, sport, cultura e servizio al prossimo».
«Ecco – ha concluso Giuseppe Falcomatà – noi rispetto a chi, dal proprio eremo e dalla propria posizione, diversa, distante e lontana dalla nostra terra, ci dice qual è la ricetta per creare sviluppo sociale, economico e culturale, rispondiamo che l’unico modo per farlo è quello di chi vive il territorio, ne valorizza le eccellenze, ne protegge le fragilità, le coinvolge nella vita cittadina.
Le migliori risposte sono proprio quelle di chi vive Reggio e la Calabria e noi dobbiamo esserne orgogliosi. Il Premio “Antonino Scopelliti” ci ricorda che nessuno può raccontare la nostra terra se non chi ci vive e chi la valorizza, come sta facendo la Fondazione che porta il suo nome».














































