CETRARO (Cs) – Una giornata di intensa devozione, tradizione marinara e rievocazione storica ha animato le vie e il mare di Cetraro in occasione della festività dedicata a San Benedetto da Norcia, patrono della città.

Come ogni anno, la comunità si è stretta attorno al suo Santo Patrono con eventi religiosi organizzati dalla Parrocchia di San Benedetto ed eventi culturali a cura della Pro Loco, con il patrocinio del Comune di Cetraro e della Regione Calabria.

I festeggiamenti sono iniziati il 9 luglio con l’accensione della lampada votiva e l’offerta dell’olio nella chiesa Madre dedicata a S. Benedetto. Un rito che ha unito spiritualità, identità e memoria collettiva. A seguire, si è tenuta una suggestiva cena medievale presso “A Giorgia”, nel centro storico.

La giornata clou

Ieri, i festeggiamenti sono entrati nel vivo. La mattinata si è aperta alle ore 10:00 con la processione del simulacro di San Benedetto, partita dalla Chiesa di Padre Pio in direzione della Cappella dell’ospedale civile di Cetraro. Qui, l’accoglienza calorosa del personale sanitario e dei fedeli ha preceduto la celebrazione della Santa Messa, un gesto simbolico di vicinanza e conforto a chi vive la malattia.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17:00, si è svolto uno dei momenti più suggestivi della festa: la processione a mare. La statua del Santo è stata imbarcata al porto, accompagnata da pescatori e marinai che hanno affidato a San Benedetto la protezione delle loro vite e del loro lavoro.

Alle ore 19:00, in Piazza San Marco, è stata celebrata la Santa Messa solenne, presieduta dal vescovo della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea, Stefano Rega. Durante l’omelia, è stato sottolineato il valore della fede e dell’unità comunitaria, in pieno spirito benedettino di ora et labora.

Al termine della celebrazione, il simulacro è stato riportato in processione verso la Chiesa Madre, a Cetraro paese, accompagnato da un corteo di fedeli.

Storia e spettacolo nel cuore del centro cittadino

Dalle ore 20:30, in Largo Andrea Aprile, ha preso il via la parte storica e culturale della giornata. La statua di San Benedetto è stata accolta da un corteo di figuranti in abiti d’epoca, e dallo spettacolo degli sbandieratori in Piazza del Popolo.

Il momento clou è stato la lettura dell’Atto di donazione della città di Cetraro all’Abbazia di Montecassino nella chiesa Madre, avvenuto nel 1086 per volontà della principessa Sichelgaita, moglie del re normanno Roberto il Guiscardo. A seguire, la simbolica consegna delle chiavi della città al Sindaco Giuseppe Aieta.

«Questa rievocazione storica, importante e originale, serve a riavvicinare i nostri giovani alle loro radici e alla nostra storia – ha dichiarato il sindaco – La città ha affidato le sue ansie, i suoi sogni e le sue ferite al Santo perché le custodisca. Noi continueremo a festeggiare serenamente, facendo comunità. Vi ringrazio per la partecipazione così numerosa, che fa ben sperare. Il nostro Patrono è un santo delle regole, che anche noi siamo chiamati a rispettare».

La serata si è conclusa in Piazza del Popolo con lo spettacolo “L’isola che non c’è”, curato da Manicomio Eventi e dall’associazione “Gli Amici di San Benedetto”.

«Piazza del Popolo è stata presa d’assalto da ragazzi e ragazze che hanno inondato i nostri luoghi di profumo e bellezza – ha commentato il sindaco Aieta – In rappresentanza del comitato sono saliti sul palco Laura Losardo e Lucio Picarelli: a loro e a tutti coloro che hanno contribuito volontariamente, compresi i membri dell’amministrazione comunale, va il mio più sentito ringraziamento. Questa è la strada giusta»

Gran finale

Stasera, gran concerto in Piazza del Popolo con due artisti cetraresi: Sonia Addario, accompagnata da Marco Losardo. A mezzanotte, il tradizionale spettacolo di fuochi d’artificio chiuderà i festeggiamenti in onore di San Benedetto.

Una festa che unisce fede, storia e senso di comunità, rinnovando l’identità di un popolo profondamente legato al proprio Santo patrono.

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