ISOLA CAPO RIZZUTO (Kr) – A Isola Capo Rizzuto, la stagione estiva è iniziata tra le difficoltà di sempre e nuove tensioni politiche. L’incontro istituzionale tenutosi martedì 15 luglio presso il Comune, richiesto dai consiglieri di opposizione Maurizio Piscitelli, Luigina Vallone, Francesca Iannone, Teresa Verterame, Rosy Pugliese e dai rappresentanti dei partiti di centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Isola Prima di Tutto), aveva l’obiettivo di fare il punto sulla situazione dei servizi pubblici e degli interventi promessi per la stagione balneare.
Ma l’impressione generale, dopo settimane di attesa e dialogo, è che le risposte fornite siano state, ancora una volta, insufficienti.
Mare, scale e staccionate: la manutenzione che non c’è
La denuncia è chiara: i problemi segnalati dai consiglieri già da giugno — tra cui il ripristino delle scale di accesso al mare, la sistemazione delle staccionate e la preparazione delle spiagge — non hanno trovato risposta concreta. “Non esiste una mappatura degli interventi completati o da realizzare”, affermano i firmatari del comunicato diffuso dopo l’incontro. E questo, aggiungono, lascia presagire “una stagione estiva arrangiata”.
Una constatazione che suona ancora più amara alla luce delle dichiarazioni fatte in campagna elettorale, dove si prometteva una programmazione efficace e puntuale. Invece, secondo quanto trapelato da alcuni uffici comunali, le risorse sarebbero già state ampiamente spese per iniziative precedenti “orientate più all’immagine che alla sostanza”.
Pulizia delle spiagge: la proposta (ignorata) delle associazioni
Tra le proposte avanzate durante l’incontro, una in particolare ha suscitato interesse: quella di Maurizio Piscitelli, che ha suggerito il coinvolgimento delle associazioni locali per garantire un servizio efficiente di pulizia delle spiagge. Una soluzione che, in altri comuni italiani, ha già prodotto risultati positivi grazie alla sinergia tra amministrazione e cittadinanza attiva. Tuttavia, non è chiaro se la giunta abbia intenzione di percorrere questa strada.
Viabilità e segnaletica: ancora divisioni
Sulla gestione del traffico, in particolare nella zona di Capo Rizzuto, persistono posizioni contrastanti. L’unica apertura concreta riguarda l’impegno ad installare cartelli per la sosta a orario ridotto, così da facilitare il ricambio delle auto nei pressi delle attività commerciali. Ma resta irrisolto il nodo centrale: la mancanza di una strategia coerente per la viabilità, indispensabile in un territorio che punta (o dovrebbe puntare) sull’accoglienza turistica.
Le Castella, tra degrado urbano e polemiche sul Parco Archeologico
Particolarmente acceso il confronto su Le Castella. I consiglieri segnalano che l’arredo urbano di Piazza Uccialì è danneggiato e non conforme a uno standard decoroso per un’area turistica di pregio. Più controversa ancora la discussione intorno alla delibera con cui il Comune recepisce una richiesta dell’Ente Parco Archeologico: un atto ritenuto poco trasparente, “mascherato da decisione tecnica, ma in realtà politico-punitivo”.
Il riferimento è alla cosiddetta istituzione delle “zone rosse”, che secondo l’opposizione limiterebbero l’utilizzo del suolo pubblico e penalizzerebbero le attività locali.
“La planimetria allegata è illeggibile”, attaccano i consiglieri, sottolineando come il provvedimento attuale contraddica quello adottato l’anno precedente. Si auspica che il sindaco faccia marcia indietro, riconsiderando l’atto entro i termini previsti. “Noi faremo la nostra parte nelle sedi opportune”, promettono.
La gestione dei fondi estivi: accuse di arbitrarietà
Altro tema caldo è la determina che approva le associazioni ammesse ai fondi per la stagione estiva. Secondo i consiglieri, l’atto è viziato da scarsa trasparenza: alcune domande arrivate oltre i termini sarebbero state accolte, mentre altre escluse senza una valutazione chiara. “Non risulta chi abbia fatto parte della commissione, né i criteri applicati: sembra più una scelta politica che amministrativa”, accusano, evocando il sospetto di favoritismi e clientelismi.
La politica del “poi si vedrà”
L’incontro del 15 luglio, pur in un clima di apparente distensione, non ha prodotto l’effetto auspicato: quello di un cambio di passo concreto nella gestione amministrativa. Il sentimento prevalente tra i consiglieri di minoranza è la delusione, amplificata da settimane di attese e disservizi. E il tempo stringe: ogni giorno che passa è un’opportunità persa per i cittadini, per i turisti e per l’intero territorio.
Se la politica del “poi si vedrà” continua a prevalere, il rischio è che anche questa estate, annunciata come il punto di svolta, si riveli un’occasione mancata. L’opposizione promette battaglia, ma ciò che serve davvero — e subito — è una visione chiara, capace di coniugare programmazione, partecipazione e trasparenza. Il resto è solo rumore.














































