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L’Arvalia Nuoto Lamezia domina tra gli Esordienti: un’eccellenza calabrese che cresce in vasca

La società lametina si conferma al vertice del nuoto giovanile regionale, grazie a risultati straordinari e a un progetto formativo ambizioso e strutturato

LAMEZIA TERME (Cz) – Una squadra, una visione, un futuro che prende forma in acqua.

Non è solo questione di medaglie. Dietro ai numeri brillanti del Campionato Regionale Esordienti 2025 c’è una realtà sportiva che, con disciplina e lungimiranza, sta costruendo qualcosa di più: un modello. L’Arvalia Nuoto Lamezia, con base nella piscina comunale “Salvatore Giudice” di Lamezia Terme, si è confermata la prima realtà calabrese nel settore Esordienti.

E lo ha fatto con numeri che parlano chiaro, ma anche – e soprattutto – con un’identità forte, che tiene insieme prestazione, crescita personale e spirito di squadra.

I risultati: successi individuali e collettivi

Con due secondi posti complessivi nelle classifiche regionali e numerosi podi individuali e di staffetta, l’Arvalia ha suggellato un’annata intensa, che ha visto i giovani atleti migliorare costantemente i propri tempi e piazzamenti.

Gioele Perri è stato senza dubbio il protagonista assoluto, conquistando quattro ori individuali (100 e 200 delfino, 200 e 400 misti) e un argento nei 100 stile libero. Ma l’elenco dei giovani talenti premiati è lungo e variegato, a conferma di un vivaio ricco e ben distribuito.

Isabella Gioia ha centrato due ori nella rana (100 e 200) e due bronzi, mentre Sofia Nicastri, Alessandro D’Ippolito, Stefano Spadea, Andrea Nosdeo, Antonio Ferraro, Chiara Gigliotti, Aurora Ceraudo e altri ancora hanno portato a casa medaglie preziose in una varietà di stili e distanze. Ottimi anche i risultati delle staffette, con sei podi totali e una vittoria nella 4×100 misti Esordienti A maschile.

Un lavoro tecnico di qualità e una visione condivisa

Dietro ogni successo sportivo c’è sempre una guida, anzi, più guide. Lo staff tecnico dell’Arvalia – composto dai mister Armando Labonia e Niccolò De Giorgio, insieme al preparatore atletico Antonello Masala – ha saputo interpretare con equilibrio e competenza un doppio ruolo: allenatori e formatori. Il risultato è un gruppo coeso, motivato, dove ogni atleta trova spazio per crescere, senza pressioni e con obiettivi chiari.

Il progetto, spiegano dalla società, “non si esaurisce con la prestazione in gara. Lavoriamo su concentrazione, spirito di sacrificio, resilienza: qualità che servono anche fuori dall’acqua”. Un approccio educativo che oggi appare sempre più necessario, soprattutto nel mondo dello sport giovanile, spesso travolto da aspettative sproporzionate e da modelli distorti.

Un territorio che trova nello sport un’opportunità di riscatto

Lamezia Terme e la Calabria in generale non sono contesti facili per lo sport. Mancano spesso le strutture adeguate, i finanziamenti pubblici sono limitati, la dispersione giovanile è una realtà. Eppure, proprio per questo, risultati come quelli dell’Arvalia assumono un valore ancora maggiore: dimostrano che è possibile fare sport di alto livello anche nel Sud, se ci sono competenza, passione e una visione di lungo termine.

Secondo dati raccolti dal CONI, in Calabria solo il 38% dei ragazzi tra i 6 e i 18 anni pratica regolarmente sport agonistico. In questo quadro, una realtà come quella di Lamezia, capace di coinvolgere decine di atleti e famiglie, rappresenta un presidio sociale oltre che sportivo. Una piccola ma concreta risposta al disagio, alla sedentarietà, alla disillusione.

Dal nuoto una lezione che vale per tutti

Guardando ai risultati del Campionato Regionale, la tentazione di soffermarsi solo sulle medaglie è forte. Ma il vero successo dell’Arvalia sta altrove: nella continuità del lavoro, nella qualità dell’ambiente, nella capacità di far crescere persone prima ancora che atleti. I volti sorridenti di Lucia Cefalà, Giada D’Ippolito, Francesco Saladino e di tutti gli altri ragazzi non raccontano solo una gara, ma un percorso.

Un percorso che, per molti di loro, potrebbe portare lontano. Ma che anche se si fermasse qui, avrebbe comunque lasciato un segno: quello dell’impegno, della fatica, dell’entusiasmo condiviso. Lo sport, alla fine, serve a questo.

Quando una piscina diventa una scuola di vita, i risultati arrivano. E restano.

Ecco tutti i podi

Gioele Perri

  • 1° posto nei 100 delfino
  • 1° posto nei 200 delfino
  • 1° posto nei 400 misti
  • 1° posto nei 200 misti
  • 2° posto nei 100 stile libero

Isabella Gioia

  • 1° posto nei 100 rana
  • 1° posto nei 200 rana
  • 3° posto nei 200 misti
  • 3° posto nei 800 stile libero

Chiara Gigliotti

  • 3° posto nei 200 dorso

Stefano Spadea

  • 3° posto nei 100 delfino

Alessandro D’Ippolito

  • 2° posto nei 1500 stile libero
  • 3° posto nei 200 rana

Sofia Nicastri

  • 2° posto nei 200 rana
  • 2° posto nei 400 stile libero

Antonio Ferraro

  • 2° posto nei 100 stile libero

Andrea Nosdeo

  • 2° posto nei 200 dorso
  • 3° posto nei 100 stile libero
  • 3° posto nei 50 delfino

Aurora Ceraudo

  • 3° posto nei 200 misti

Soddisfacenti anche i piazzamenti delle staffette

  • 1° posto nella 4×100 misti Es. A maschile di Gioele Perri, Alessandro D’Ippolito, Paolo Bova, Stefano Spadea;
  • 2° posto nella 4×50 stile libero Es. B femminile di Aurora Ceraudo, Gioia Stranges, Concetta Muscimarro, Sofia Nicastri;
  • 2° posto nella 4×100 stile libero Es. A maschile di Gioele Perri, Alessandro D’Ippolito, Paolo Bova, Stefano Spadea;
  • 3° posto nella 4×50 stile libero Es. B maschile di Alessandro Fiorillo, Andrea Nosdeo, Francesco Ferraro, Antonio Ferraro;
  • 3° posto nella 4×50 misti Es. B maschile di Domenico Caputo, Andrea Nosdeo, Antonio Ferraro, Francesco Ferraro;
  • 3° posto nella 4×50 misti Es. B femminile di Aurora Bernardini, Aurora Ceraudo, Sofia Nicastri, Concetta Muscimarro.