FUSCALDO (CS) – Un doppio intervento infrastrutturale, un segnale forte dello Stato, una risposta concreta alle esigenze di sicurezza e protezione civile in un’area storicamente penalizzata dai ritardi nei servizi essenziali. A Paola e Fuscaldo, due comuni della costa tirrenica cosentina, verranno realizzate due nuove sedi operative dei Vigili del Fuoco. Lo ha annunciato con soddisfazione l’avvocato Brunella Marsala, coordinatrice del circolo territoriale di Fratelli d’Italia di Fuscaldo, sottolineando il valore strategico del provvedimento per il territorio.

Un progetto da 8 milioni per la sicurezza del Tirreno cosentino

La decisione rientra in un piano più ampio promosso dal Governo Meloni per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine, migliorare la rete dei presidi di emergenza e potenziare la capacità di risposta in caso di eventi critici. Secondo quanto comunicato, l’intervento prevede la realizzazione:

  • di un nuovo distaccamento operativo permanente a Paola,

  • di un presidio estivo e polo logistico della colonna mobile regionale a Fuscaldo.

L’investimento complessivo stimato è di circa 8 milioni di euro, risorse che saranno impiegate non solo per la costruzione delle strutture ma anche per la loro piena operatività.

«Questo importante intervento – dichiara Brunella Marsala – garantisce maggiore presenza dello Stato e più efficaci servizi di emergenza ai cittadini calabresi, e conferma l’impegno concreto e capace degli esponenti di Fratelli d’Italia nel nostro territorio».

Il ruolo del Governo e dei Sottosegretari Prisco e Ferro

La coordinatrice Marsala ha voluto ringraziare pubblicamente i sottosegretari al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco e Wanda Ferro, esponenti di FdI, per l’attenzione dimostrata nei confronti delle esigenze della Calabria, in particolare del Tirreno cosentino, spesso dimenticato nei grandi piani infrastrutturali nazionali.

Il potenziamento delle strutture dei Vigili del Fuoco risponde anche a esigenze pratiche e urgenti: incendi boschivi sempre più frequenti, eventi meteorologici estremi, fragilità idrogeologiche e una crescente pressione turistica durante i mesi estivi. Una presenza più capillare e tempestiva dei soccorsi può fare la differenza, salvare vite e prevenire danni irreparabili.

Sicurezza come leva per lo sviluppo territoriale

Oltre all’aspetto emergenziale, la realizzazione di questi presìdi può avere un effetto moltiplicatore sullo sviluppo locale. Le nuove sedi porteranno occupazione, infrastrutture e visibilità istituzionale, contribuendo a contrastare la marginalizzazione di aree interne e costiere spesso escluse dalle rotte della modernizzazione.

Secondo uno studio del CNR, ogni euro investito in prevenzione dei disastri naturali può generare fino a 4 euro di risparmio in costi di ricostruzione, un dato che rafforza la razionalità economica dell’intervento.

Un segnale politico e culturale

In un contesto dove spesso lo Stato viene percepito come assente, l’apertura di nuovi presidi rappresenta un messaggio politico e culturale. La sicurezza non è solo repressione, ma anche prevenzione, presenza, attenzione ai territori. E in Calabria, dove la geografia può diventare isolamento e la burocrazia paralisi, ogni passo concreto conta.

In tempi di sfiducia diffusa verso le istituzioni, notizie come questa dimostrano che la politica può ancora incidere positivamente, soprattutto quando è capace di ascoltare i territori e trasformare le istanze locali in atti concreti. Ora la sfida sarà quella di far funzionare davvero queste strutture, mantenendo alta la qualità dei servizi e garantendo continuità all’impegno intrapreso. Perché la sicurezza è un diritto, non un privilegio, e ogni cittadino calabrese ne ha pienamente titolo.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it