Una gazzella dell'arma dei carabinieri

CROTONE – Il nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Crotone ha dato esecuzione a un’ordinanza richiesta dalla procura della Repubblica di Crotone a carico di due persone poste agli arresti domiciliari perché accusate di usura aggravata ai danni di un imprenditore.

L’uomo sarebbe stato costretto a pagare tassi di interessi annui fino al 210 per cento rispetto alla somma di denaro ricevuta in prestito dai presunti “strozzini”.

L’imprenditore ha quindi trovato il coraggio di rivolgersi ai militari dell’arma e raccontare la sua sventura.

I carabinieri, informata la procura della Repubblica competente per territorio, dopo aver acquisito regolare denuncia, hanno integrato le indagini con intercettazioni telefoniche e ambientali, consentendo alla procura di cristallizzare le fondi di prova e ottenere l’ordinanza cautelare dal giudice.

In virtù di ciò, il nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri della compagnia di Crotone ha dato esecuzione alla ordinanza ottenuta dalla procura della Repubblica di Crotone.

Secondo quanto si è appreso uno dei due soggetti coinvolti nella triste vicenda sarebbe parente di soggetti intranei alla cosca di ‘ndrangheta denominata “Grande Aracri” di Cutro.

 

Articolo PrecedenteOlocausto, professore negazionista interrompe lo spettacolo
Prossimo ArticoloGiallo sulle dimissioni dell’assessore regionale ai lavori pubblici Mauro Dolce