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Mattarella: “Aiuti a Kiev per far cessare il conflitto”. Servono gli aerei F-16

"Al momento, l'F-16 è il candidato più probabile per sostituire il vecchio aereo sovietico". La richiesta del portavoce dell'Aeronautica Militare ucraina, Yuriy Ignat, arriva all'indomani del no del presidente Usa Joe Biden sulla fornitura di F-16 da parte Usa

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Il presidente della Repubblica italiana, Mattarella

(ANSA) – ROMA – “Il sostegno politico, economico e militare all’Ucraina e le sanzioni alla Russia sono funzionali a far cessare la guerra, non ad alimentarla”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale Katalin Novák, Presidente di Ungheria, in visita ufficiale in Italia è tornato a ribadire la posizione dell’Italia. Oltre al l’invasione russa dell’Ucraina e delle conseguenze politiche, economiche e umanitarie, i temi di discussione dell’incontro sono stati i rapporti bilaterali, il futuro dell’Ue e le relazioni con gli Usa, le migrazioni, i Balcani occidentali e la persecuzione dei cristiani nel mondo.

L’Ucraina ha bisogno di almeno 200 caccia occidentali per proteggere i suo cieli, in sostituzione degli attuali velivoli sovietici di vario tipo che sono ormai obsoleti. “Al momento, l’F-16 è il candidato più probabile per sostituire il vecchio aereo sovietico”. La richiesta del portavoce dell’Aeronautica Militare ucraina, Yuriy Ignat, arriva all’indomani del no del presidente Usa Joe Biden sulla fornitura di F-16 da parte Usa. E anche dall’Europa sono arriovati dei paletti. Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha precisato che una decisione sarà presa solamente in “pieno coordinamento” con la Nato, ma sulla stessa lunghezza d’onda di Washington c’è anche Berlino: “È il momento sbagliato” per discuterne, ha detto la portavoce del governo tedesco Christiane Hoffmann, ribadendo le parole del cancelliere Scholz per cui in ogni caso “in gioco non ci sono” aerei da combattimento. Meno categorica è apparsa invece Parigi. Emmanuel Macron non lo ha escluso, sottolineando che ci sono dei “criteri” da rispettare prima di ogni decisione: una “richiesta formulata” ufficialmente dall’Ucraina, che “non vi sia un’escalation”, che “non si tocchi il suolo russo” ed infine che “non si arrivi ad indebolire la capacità dell’esercito francese”.

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