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Accordo sulle Terme Luigiane, ecco dati e numeri

"La Regione Calabria si è impegnata a realizzare un complessivo Piano di rilancio delle Terme Luigiane"

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I sindaci Rocchetti e Tripicchio

TERME LUIGIANE – Ecco i numeri dell’accordo siglato con la Regione Calabria.

“La concessione delle acque termali resta in capo ai nostri Comuni e, dai nostri Comuni, sono state date in concessione a Terme Sibarite, che gestirà gli impianti di nostra proprietà, mentre sta acquisendo i beni della SaTeCa”, spiegano i sindaci spiegano i sindaci Francesco Tripicchio (Acquappesa) e Vincenzo Rocchetti (Guardia Piemontese).

“La nostra vittoria è la vittoria delle nostre comunità…”, affermano in una nota.

E ancora: “A Terme Sibarite abbiamo concesso il 95% di utilizzo delle acque minerarie e l’utilizzo di alcuni beni del Compendio;

75mila euro: è il canone annuo, soggetto a rivalutazione Istat, che Terme Sibarite verserà ai nostri Comuni;

Il canone per la concessione mineraria, da versare alla Regione Calabria, è a totale carico delle Terme Sibarite;

Qualora il fatturato annuo derivante dall’erogazione delle prestazioni sanitarie termali, rese dallo stabilimento Thermae Novae, superi i 2 milioni di euro, ai nostri Comuni sarà riconosciuto un importo aggiuntivo pari allo 0,5% del fatturato complessivo;

A far data dal riavvio delle attività dello stabilimento San Francesco, Terme Sibarite riconoscerà, ai nostri Comuni, un importo aggiuntivo nella misura del 2% del fatturato fatto registrare dallo stabilimento.

I nostri Comuni si riservano la titolarità di una quota pari al 5% massimo del quantitativo di acqua termale oggetto della concessione, in relazione all’eventuale richiesta progettuale di soggetti titolari di strutture presenti nei territori dei Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese.

Terme Sibarite si obbliga a provvedere, a proprie spese, quanto occorrente a titolo di vigilanza e manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili oggetto di consegna, oltre che all’obbligo di provvedere alla manutenzione del verde nel perimetro del terreno su cui insistono lo Stabilimento San Francesco, l’ex falegnameria e l’area delle sorgenti, oltre che della piazzetta prospiciente la palazzina ex Caronte.

La Regione Calabria si è impegnata a realizzare un complessivo Piano di rilancio delle Terme Luigiane, con particolare riferimento alla parte di proprietà dei Comuni, inclusi i beni non contemplati nel protocollo d’intesa e con l’obiettivo di favorire l’estensione della durata della stagione termale e l’implementazione dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto, impegnandosi altresì ad individuare ed attivare i canali di finanziamento necessari a sostenere la realizzazione del Piano di investimenti entro e non oltre il 31 Dicembre di quest’anno.

Questi sono numeri e sono il risultato di un impegno che stiamo portando avanti da anni e che oggi, grazie alla preziosa sinergia con la Regione Calabria e con il presidente Roberto Occhiuto, trova concretezza in un’azione di rilancio forte e seria di quello che è un nostro patrimonio d’eccellenza!”, spiegano i sindaci Francesco Tripicchio (Acquappesa) e Vincenzo Rocchetti (Guardia Piemontese).