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Debiti e tasse comunali, Emira Ciodaro a valanga contro Politano e Sbano

 "Facile dire abbiamo ereditato. Ereditato da chi? Elencate fatti e dati"

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La consigliera Emira Ciodaro

PAOLA (Cs) – La capogruppo consiliare della coalizione di minoranza “La Paola che non ti aspetti” striglia il sindaco Giovanni Politano e l’assessore comunale alle finanze, la “dinataliana” Francesco Sbano, rispetto ai reiterati tentativi messi in atto dalla maggioranza in carica di scaricare su altri presunte responsabilità politiche e amministrative, e presunte manchevolezze, legate alla gestione dei conti del Comune di Paola.

Ciodaro attacca a testa bassa con una lunga nota stampa:

“Prima il Sindaco, poi l’Assessore Sbano, nei loro interventi mezzo stampa, hanno tentato di fare chiarezza in merito alla condizione finanziaria dell’Ente, giustappunto, solo tentato, poiché a ben vedere non mi pare che siano state attribuite responsabilità, in primo luogo, ai partiti e movimenti politici di cui sono espressione. Facile dire abbiamo ereditato. Ereditato da chi?“, si chiede, preliminarmente.

E va avanti: “In materia finanziaria sarebbe doveroso entrare nel merito delle singole pendenze. Da mesi noi diciamo che la situazione andrebbe affrontata con serietà. Vogliamo conoscere data e oggetto delle fatture, vorremmo far sapere ai cittadini le ragioni del denunciato commissariamento da parte del Tar. Non mi pare possa definirsi esaustivo il ragionamento sulla questione della prescrizione di taluni crediti fiscali. In ogni caso ne valuteremo i risvolti”.

Ma non è tutto. La dottoressa Ciodaro prosegue, a valanga:

“In merito alla restituzione di quanto negli anni erroneamente sottratto agli utenti, attraverso la notifica di cartelle pesantissime, noi ribadiamo con forza che il singolo cittadino, a nostro giudizio, non ha avuto modo di riscontrare alcun beneficio”.

E sul deficit strutturale

“Il nostro Comune, indiscutibilmente, versa in condizioni di deficit strutturale, tuttavia, non ritengo che Ministero e Corte dei Conti possano condividere una dichiarazione di predissesto sulla base dei dati resi pubblici, nero su bianco, in sede di approvazione del Bilancio consuntivo 2021, allora emergeva la necessità di una severa azione di risanamento, non di un Piano di Riequilibrio, rispetto al quale, da parte nostra, non vi è alcun pregiudizio, ma vogliamo conoscerne le ragioni nel dettaglio, capire come può essere accaduto che la recente dichiarazione di dissesto ed il contestuale annoso livello elevato delle aliquote dei tributi non abbiano garantito un minimo di risanamento?”

E ancora: “Ecco, Noi vogliamo verità, solo dopo aver appurato i dati effettivi e valutato con attenzione, diremo la nostra posizione rispetto ad un eventuale Piano di Riequilibrio. Manifestiamo tutto il nostro disappunto rispetto ad un’azione amministrativa che si palesa reticente, inadeguata ed incapace di affrontare con senso di responsabilità la difficile situazione finanziaria dell’Ente”.

La strigliata prosegue impietosa. Ciodaro aggiunge:

“Leggiamo, esterrefatti, resoconti e comunicati stampa che lasciano intravedere una dialettica, tutta interna alla maggioranza, che si trascina da mesi, lungo il sentiero dell’ambiguità e delle omissioni, si dice e ci si contraddice. La nostra posizione è trasparente: invochiamo verità storica, suffragata dalla doverosa documentazione.

Il Consiglio Comunale non può essere tenuto all’oscuro di fatti così importanti. Dinanzi alla verità non mancherà il senso di responsabilità del Gruppo che mi onoro di rappresentare e della Coalizione politica di cui sono espressione.

I cittadini sono stanchi di promesse elettorali che non vengono onorate, portando a pretesto la condizione economica e finanziaria delle casse dell’Ente. Improvvisamente, pare siano emerse situazioni debitorie, sentenze dirompenti, addirittura commissariamenti, prima d’ora nascoste.

Possibile che nessuno tra i nostri amministratori si renda conto del fatto che i cittadini ed i Consiglieri comunali debbano essere informati anche del merito? I titoli li conosciamo, non a caso, tanto noi consiglieri di opposizione, quanto i Revisori dei Conti, eravamo stati lungimiranti, invocando una severa attività di accertamento della reale consistenza dei residui. Ricordate, chiedevamo di non lasciarci abbindolare dalla superficie, invitavamo a scavare con scrupolo.

E conclude:

“Per questa ragione, oggi, riteniamo di poter reclamare proposte e soluzioni, basta con i rinvii. Dunque, assessore Sbano, giusto denunciare, mettere le mani avanti, riflettere ad alta voce sul da farsi, ma vogliamo i dati reali, il dettaglio, oramai non può più continuare a nascondere sotto il tappeto gli atti, pretendiamo che tutto venga messo sul tavolo, siamo stanchi delle “grida” di manzoniana memoria. Innanzitutto, andrebbe tempestivamente edotta la commissione Bilancio, poi si vada in Consiglio e dinanzi ai cittadini racconti come stanno le cose. Questo è il tempo della Responsabilità e della Trasparenza, non certo della polemica o della reticenza”.

 

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