La notizia della mamma di coccodrillo le cui uova non hanno avuto bisogno di fecondazione ha dell’incredibile. Si tratta, infatti, del primo caso al mondo di partenogenesi per questa specie, il primo in cui una femmina è stata capace di autofecondarsi. Ed è successo nel giardino zoologico di Parque Reptilandia in Costa Rica, dove alcuni studiosi avevano selezionato sette uova tra le undici deposte da una femmina di coccodrillo. L’esemplare nel 2018, anno della covata, aveva 18 anni di età.
Dopo aver accuratamente posto le uova in un’incubatrice hanno aspettato tre mesi prima di analizzarle e rendersi conto che in una di esse era presente un feto di esemplare. Oltre ad esser perfettamente formato il feto risulterebbe identico del 99% al corredo genetico della madre
La stupefacente scoperta è stata prontamente pubblicata sulla rivista scientifica Biology Letters da diversi ricercatori statunitensi. Il team di ricerca comprende entomologi ed erpetologi del Virginia Polytechnic Institute, della State University, del Chiricahua Desert Museum, dell’Illinois Natural History Survey, della Reptilandia Reptile Lagoon e del Parque Reptilandia. Dalle informazioni riportate nell’articolo, gli studiosi arrivano a supporre che una pratica riproduttiva come quella accaduta nel giardino zoologico costaricano, possa risalire all’epoca dei dinosauri.
Entrando di più nello specifico, la modalità di concepimento senza l’”ausilio” di fecondazione maschile è chiamato partenogenesi o “nascita vergine“. Proprio come visto in Jurassic Park, per intenderci. E malgrado sia piuttosto comune per quanto riguarda squali e lucertole, quella accaduta in Costa Rica è la prima volta in assoluto per un esemplare di Crocodylus acutus. La partenogenesi può riguardare anche le piante ed è considerata una forma di riproduzione sessuata incompleta (o asessuata). E si può verificare sia attraverso il processo di meiosi, sia da quello di mitosi.
