PAOLA (Cs) – Si allarga a macchia d’olio la protesta politica e popolare per salvare l’ospedale San Francesco di Paola dalla spoliazione, pianificata dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto per tirare la volata ai cetraresi, spostando l’area chirurgica dal nosocomio della città tirrenica allo stabilimento ospedaliero Iannelli della località del porto. Una strategia, quella di Occhiuto che, a quanto pare, sarebbe sostenuta dall’amministrazione comunale locale del sindaco Giovanni Politano, che da qualche giorno tentano di sminuire quanto sta accadendo, spingendosi finanche a giustificare l’azione della Regione.
Dopo le innumerevoli proteste del Comitato popolare, sostenuto anche dalla locale Uil e dalla Cgil confederale, nonché dai parroci e dai frati del Santuario di San Francesco, unitamente ad associazioni e cittadini, adesso l’intero gruppo delle forze di opposizione consiliare è sceso in campo per studiare una strategia di azione veloce e incisiva, in sintonia con gli altri manifestanti.
Ciò è stato deciso in un vertice svoltosi qualche ora fa presso il Dopolavoro ferroviario di Paola – scaturito da una iniziativa di Antonio D’Angelo e Paolino Patitucci – alla presenza di tutti i consiglieri comunali di minoranza e dei gruppi politici di riferimento. Presto ci saranno novità. La certezza è che l’amministrazione comunale di Paola è sempre più isolata, rispetto a un fronte che cresce di ora in ora e, nonostante le diversità ideologiche, si unisce per un obiettivo comune: salvare l’ospedale di Paola.
V’è da dire, peraltro, che la stessa amministrazione Politano aveva preannunciato con una nota stampa un vertice con il governatore Occhiuto che si sarebbe dovuto tenere lunedì scorso ma che, a quanto pare, sarebbe slittato per la mancata disponibilità del presidente e commissario ad acta.