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“Uomini o Caporali – rifacimento teatrale” al Rendano di Cosenza: emozioni, inclusione, passioni

Un lavoro diretto dalla registra Iole Brogno, laureata in Arti, musica e spettacolo e con un master in Pedagogia teatrale, coadiuvata dalla maestra di danza e coreografa Elena Candela

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COSENZA – Il 19 novembre scorso, presso il teatro Rendano di Cosenza, è andato in scena lo spettacolo “Uomini o Caporali – rifacimento teatrale“, gradito e partecipato lavoro teatrale basato sul riconoscimento delle emozioni e l’annullamento della disabilità e, quindi, sulla inclusione e sulle passioni.

Un lavoro diretto dalla regista Iole Brogno, laureata in Arti, musica e spettacolo e con un master in Pedagogia teatrale, coadiuvata dalla maestra di danza e coreografa Elena Candela che ha diretto gli ospiti della Cooperativa Crisalide nello spettacolo in quella che è da sempre la sua passione, diventata da alcuni anni la sua professione.

Durante una preparazione e un’attività laboratoriale durata mesi, i ragazzi hanno mostrato un gioioso impegno fino alla rappresentazione del lavoro finale che ha visto un pubblico numeroso ed emozionato.

Protagonisti dello spettacolo sono stati l’annullamento della disabilità e la condivisione dell’obiettivo comune di suscitare emozioni forti e sane.

Presenti all’evento teatrale, in rappresentanza del Comune di Cosenza l’assessore al Commercio e alle Attività Produttive Massimiliano Battaglia e l’assessore alle Politiche Produttive Veronica Buffone.

La regista Iole Brogno sta portando avanti diversi progetti presso la sua Casa di Produzione Teatrale e cinematografica La Voce dell’Arte, con i laboratori teatrali per bambini, ragazzi e adulti.

«Riconoscere le nostre emozioni elaborarle e rappresentarle, vuol dire riconoscerle anche negli altri e quindi rispettarle ed averne cura», racconta la regista.

E aggiunge: «Attraverso il teatro, in particolare nei bambini e ragazzi, spero di dare un piccolo contributo sociale, e affiancare i genitori e la scuola nell’educazione alle emozioni in questa che è un’attività “seriamente ludica” che possa, magari, diventare una passione di vita verso una delle arti più antiche dell’uomo».

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