Il segretario del Pd, Enzo Giacco

AMANTEA (Cs) – Dal 1 marzo Amantea è senza spazzamento. Solidarietà e vicinanza agli addetti rimasti senza lavoro da parte del Partito democratico di Amantea, di cui è segretario Enzo Giacco.

A fine febbraio – per come evidenziato dalla coalizione di centrosinistra – è scaduto il contratto per il servizio spazzamento. Non sarà passato inosservato visto le condizioni in cui versano le nostre strade (evidenza che si aggiunge alla fuoriuscita di liquami dai tombini che si stanno registrando da tempo). Amantea ne esce mortificata e umiliata.

Se ci trovassimo in un paese normale – secondo il Pd – la città non sarebbe rimasta orfana di tale servizio per via della mancata realizzazione dei necessari atti di programmazione! Ma per l’amministrazione in carica “il ritardo” è diventato la regola!

Poco conta, per loro – ha tuonato il Partito democratico – se ad andarci di mezzo è il decoro della città e il destino dei lavoratori e delle loro famiglie.

Su questi temi la nostra consigliera Emilia Di Tanna già in passato aveva presentato diverse interrogazioni. Ma – tanto per cambiare (è un eufemismo) – le risposte non sono pervenute. Auspichiamo che un cenno arrivi in merito a delle depositate in queste ore.

In questo quadro, il Partito democratico ha espresso tutta la propria solidarietà e vicinanza agli addetti allo spazzamento che da un giorno all’altro sono rimasti a casa!

Operatori che svolgono con dignità e senso del dovere un compito prezioso per la città e che meritano rispetto. Hanno lavorato sotto il sole cocente in piena estate e con la pioggia e al freddo in inverno. Hanno ripulito la città nei giorni festivi, dopo i “grandi eventi” e in seguito ai mercatini domenicali.

Ecco perché il Pd ha chiesto all’Amministrazione Comunale di conoscere i tempi di ripartenza del servizio. Di verificare se a questi lavoratori sono state versate tutte le mensilità spettanti e il Tfr maturato.

Inoltre – per un fatto di giustizia sociale formale e sostanziale – di attivare le procedure per tutelare gli addetti storici, che oggi si sono visti costretti a fare domanda di disoccupazione e a iscrivere il proprio futuro nel registro dell’insicurezza!

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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