Home Calabria Catturato in Francia il pericoloso latitante calabrese Edgardo Greco

Catturato in Francia il pericoloso latitante calabrese Edgardo Greco

Ordine di carcerazione per l’esecuzione della pena dell’ergastolo a carico di Greco, in ordine al duplice omicidio di Stefano Bartolomeo e Bartolomeo Giuseppe avvenuto a Cosenza nel 1991 e per il tentato omicidio di Emiliano Mosciaro

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L’arresto è avvenuto a Sant’Etienne (FR). Edgardo Greco era latitante dall’ottobre del 2006. E’ stato colpito da mandato di arresto europeo emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro nel 2014.

Si tratta di un ordine di carcerazione per l’esecuzione della pena dell’ergastolo a carico di Greco, in ordine al duplice omicidio di Stefano Bartolomeo e Bartolomeo Giuseppe avvenuto a Cosenza nel 1991 e per il tentato omicidio di Emiliano Mosciaro avvenuto a Cosenza sempre nello stesso anno, maturato nell’ambito della guerra di mafia, fra la cosca sinteticamente definita “Pino – Sena” e quella sinteticamente definita “Perna – Pranno”, che ha insanguinato il territorio cosentino nei primi anni ‘90. Greco è stato individuato a Sant’Etienne, all’esito dell’attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, in specifici procedimenti riguardanti la procurata inosservanza della pena, e svolta dai Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Cosenza, che nella fase finale hanno operato congiuntamente a personale delle unità catturandi (Fast) italiana e francese e dell’Unità I-Can dello Scip del Ministero dell’Interno. Nel ’91 l’imboscata costata la vita ai fratelli Barolomeo

Greco Edgardo – ritenuto affiliato alla ‘ndrina Perna-Pranno egemone a Cosenza e provincia come accertato nell’esito procedimento “Garden”, conclusosi alla fine degli anni ‘90 –  all’esito dei diversi gradi di giudizio del maxi processo “Missing”, è stato ritenuto corresponsabile dell’imboscata costata la vita, il 5 gennaio del 1991, ai fratelli Stefano e Giuseppe Bartolomeo, i quali, in quanto ambivano ad una maggiore “autonomia” e considerazione nell’ambito delle cosche cosentine, sono stati trucidati  a colpi di spranga, all’interno di una pescheria all’epoca nella disponibilità dei fratelli Mario e Pasquale

Pranno, e i loro cadaveri venivano fatti sparire e mai più ritrovati.

L’uomo d’onore era latitante da 16 anni. Si era sottratto all’esecuzione della misura cautelare in carcere, emessa dal GIP distrettuale di Catanzaro, nell’ambito del maxi processo “Missing”, che ricostruiva alcuni dei fatti di sangue che hanno caratterizzato, nei primi anni ‘90, il cruento scontro tra il clan “Pino – Sena” e il clan “Perna – Pranno”. L’attività investigativa, coordinata della Procura della Repubblica di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia, e svolta dai Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Cosenza, è stata avviata nel dicembre 2019, è si è sviluppata attraverso mirati accertamenti finalizzati a ricostruire la rete di appoggio su cui potesse contare Greco.

 

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