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Lavoratori precari, il sindaco Rocchetti fa chiarezza

Si è in attesa di provvedere alla pianificazione dell’aumento dell’impiego settimanale per quelle categorie di lavoratori per le quali si è data garanzia alle organizzazioni sindacali, senza prestare il fianco a facili strumentalizzazioni ed a visioni personalistiche del problema

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Il sindaco Vincenzo Rocchetti

GUARDIA PIEMONTESE – In merito alla presunta violazione dell’accordo siglato tra il Comune e la Regione Calabria sui lavoratori lsu e lpu, in ossequio a un deliberato dei sindacati, si registra la nota di chiarimento dell’amministrazione comunale del sindaco Vincenzo Rocchetti, che parla senza mezzi termini di “divulgazione di notizie che non corrispondono alla verità dei fatti”.

Ecco la ricostruzione della vicenda ad opera del gruppo del sindaco: “Presso il Comune di Guardia Piemontese sono in forza lavoratori che dal lontano 1996 prestano la loro opera in adesione a diverse disposizioni legislative: gli lsu e lpu, appunto; lavoratori in possesso di qualifiche diverse: dalla A, operaio generico, alla D, istruttore direttivo. Nel 2015, a seguito delle interlocuzioni tra il Governo e la Regione Calabria, sono stati riconosciuti dei contributi storicizzati per l’assunzione, in deroga alle normative sul personale degli Enti locali, a tempo determinato e part time dei detti lavoratori”, afferma il gruppo Rocchetti.

E aggiunge: “Ancor di più, i medesimi contributi sono stati devoluti agli Enti utilizzatori al fine dell’assunzione a tempo indeterminato e part time dei lavoratori ex lsu e lpu, contributi che non consentivano un impiego settimanale superiore a 15 ore per gli impiegati negli uffici, e un impiego settimanale non superiore a 17/18 ore per gli operai impiegati all’esterno. Le assunzioni a tempo indeterminato, in deroga alle normative in tema di personale, sono regolarmente avvenute in data 30.12.2020, a totale carico dei contributi Stato/Regione”.

Poi ricorda: “Successivamente l’Amministrazione, una delle poche in Calabria e senza aspettare le determinazioni della Regione Calabria, ha provveduto, con decorrenza 01 aprile 2021, anche per rispondere alle esigenze manifestate dai lavoratori stessi, a riconoscere un impiego settimanale A tutti i lavoratori indistintamente, a prescindere dalla qualifica funzionale, sino a 26 ore. Detto aumento è stato disposto attraverso l’utilizzo di somme di bilancio, e quindi a carico dei cittadini di Guardia Piemontese, per circa 90.000 euro. Nel corso dell’anno 2022, la Regione Calabria, in accordo con lo Stato centrale, previo confronto con le organizzazioni sindacali, ha inteso innalzare l’iniziale contributo al fine dell’aumento dell’impiego orario dei lavoratori lsu e lpu di ulteriori 54.000 euro circa, di gran lunga inferiore rispetto alla spesa già sostenuta dall’Ente”.

Il sindaco Rocchetti, quindi, sottolinea: “Questa Amministrazione, che affronta quotidianamente la difficoltà di mantenere gli equilibri di bilancio e che già ha inteso provvedere nel 2021 all’aumento orario settimanale attraverso i propri fondi, assumendo la piena responsabilità del proprio operato, ha interpellato la Regione Calabria specificando che il contributo stato/regione, per come aumentato, sarebbe stato utilizzato dall’ente per aumentare l’impiego settimanale sino ad un massimo di 27 ore, solo parzialmente coperto dal cofinanziamento (perciò comportando conseguentemente ancora spesa a carico del Bilancio del Comune)”.

Si ricorda, poi, ancora, che la Regione Calabria, “consapevole delle richieste di questo Comune, ha approvato e riconosciuto anche per il comune di Guardia piemontese, l’integrazione del contributo finalizzato all’aumento orario dei lavoratori lsu e lpu, così per come illustrato e proposto dallo stesso Ente”.

Ma va aggiunto altro. E qui entrano in gioco i sindacati.

“Nel corso di un’assemblea dei lavoratori alla presenza dei rappresentanti provinciali delle organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Nidil Cgil e Cisl), l’Ente si è dichiarato disponibile ad un incremento orario ulteriore per quei lavoratori impiegati in Settori in evidente sofferenza (Polizia locale, Settore Tecnico per le attività di manutenzione del territorio). Nel rispetto di quanto comunicato alle organizzazioni sindacali e per come verbalizzato durante un incontro tenutosi in Prefettura e destinato al raffreddamento dello stato di agitazione dei lavoratori, l’Amministrazione di Guardia Piemontese ha promosso una manifestazione di interesse, rivolta ai profili impiegati all’interno degli uffici, al fine di verificare la disponibilità degli stessi lavoratori a svolgere l’attività all’interno della Polizia Locale”.

Alla manifestazione di interesse “nessuno ha risposto”.

Invece, nei giorni seguenti, “è pervenuta” al comune una “richiesta dai toni perentori per l’aumento dell’impiego settimanale di tutti i lavoratori a 30 ore, come se detto limite fosse sancito da una qualche norma e non fosse, invece, semplicemente un’aspirazione dei lavoratori”.

“Considerato come ogni variazione dell’orario debba necessariamente passare attraverso l’approvazione di specifici atti, ancor più perché risulta necessario l’utilizzo di fondi di bilancio, si è in attesa di provvedere alla pianificazione dell’aumento dell’impiego settimanale per quelle categorie di lavoratori per le quali si è data garanzia alle organizzazioni sindacali, con ciò mantenendo la parola data nell’interesse dell’Ente e per garantire i pubblici servizi, senza prestare il fianco a facili strumentalizzazioni ed a visioni personalistiche del problema. Quanto detto dovrebbe risultare sufficiente a spiegare, laddove ce ne fosse stato bisogno, come l’azione amministrativa del Comune di Guardia Piemontese, sulla specifica problematica, sia stata sempre improntata alla massima correttezza e trasparenza, al fine di fornire le migliori risposte alla utenza, senza consentire a nessuno, che voglia perseguire finalità diverse, di strumentalizzarne l’operato”, conclude l’amministrazione comunale.

 

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