PRAIA A MARE – Opposizione all’attacco sulle risposte in “politichese” fornite dal sindaco De Lorenzo all’inviato della trasmissione “Piazzapulita” in merito alle questioni della sanità calabrese e dell’ospedale di Praia a Mare.
Il gruppo consiliare di minoranza, composto da Anna Maiorana, Carmela Filippelli, Angelo De Presbiteris, Tommaso Morelli, in una nota così si esprime: “Abbiamo atteso otto mesi, cioè dal giorno del suo insediamento, che l’Amministrazione comunale di Praia a Mare si esprimesse sulla riapertura dei reparti dell’ospedale. Il sindaco De Lorenzo lo ha fatto giovedì sera ai microfoni della trasmissione televisiva Piazzapulita (La7)“, evidenzia.
Poi partono le “frustate”: “Incalzato dalle domande del giornalista il sindaco si è limitato a dire che “il centrodestra deve fare e farà” e che a suo giudizio “il tempo è scaduto”. Di fatto De Lorenzo non ha fornito alcuna indicazione su quello che è il quadro attuale della situazione e non ha saputo neppure fornire una sua spiegazione personale sulla questione, scaricando la responsabilità sul presidente della Giunta regionale della Calabria”.
E la reprimenda prosegue: “Riteniamo che ciò sia inaccettabile. Non è possibile che ogni qualvolta si presenti una questione o che si debba affrontare una problematica il sindaco De Lorenzo se ne esca scaricando le responsabilità su altri”.
Ma v’è dell’altro: “Assente l’assessore comunale alla sanità, che pure avrebbe dovuto partecipare e fornire spiegazioni, dal sindaco De Lorenzo abbiamo ascoltato poche parole assolutamente prive di significato”. Quesito: “Cosa farà il centrodestra, quello stesso centrodestra che nel 2010 ha chiuso il nostro ospedale? Il sindaco ce lo deve dire! E se il tempo è scaduto, come ha sostenuto De Lorenzo ai microfoni della trasmissione de La7, noi vogliamo sapere quali sono le azioni che la sua Amministrazione comunale ha intrapreso e sta portando avanti per chiedere il rispetto dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato che attribuisce a Praia lo status di Presidio ospedaliero di base”, conclude.