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Banca Factorin pretende 1,3 milioni di euro dal Comune di Cetraro

Bollette Enel che l’ente non ha pagato dal 2017 al 2019. Conferito l’incarico legale all’avvocato Francesca Storin. Alla professionista sarà assegnata la somma di 6.000 euro

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La sede comunale di Cetraro

CETRARO – Nessuna conciliazione tra Banca Farmafactoring spa ed il Comune di Cetraro. L’istituto di credito pretende il pagamento del debito di oltre 1.300.000 euro, oltre gli interessi nel frattempo maturati, per le bollette Enel che l’ente non ha pagato dal 2017 al 2019.

Il Comune di Cetraro conferma l’incarico legale all’avvocato Francesca Storino, del foro di Paola, quale patrocinio legale nel giudizio di che trattasi per la fase istruttoria e decisionale. Alla professionista sarà assegnata la somma di 6.000 euro comprensiva di tutti gli oneri di legge.

Nonostante i tentativi fatti dall’avvocato Storino, Banca Farmafactoring  spa “non è interessata ad alcun tentativo di conciliazione”. Ciò vuol dire che il Comune di Cetraro dovrà, ad ogni modo, onorare il debito.

L’istituto di credito, lo ricordiamo, si è rivolto al Tribunale di Paola, sezione civile, al fine di ottenere la condanna dell’ente al pagamento di somme in virtù delle fatture cedute dalle società fornitrici: Hera, Lake, Rina Services, Enel Energia, Enel Sole e Optima, a titolo di corrispettivo, per le forniture di energia elettrica, oltre interessi, nonché di somme per il mancato pagamento della Ndi emessa per interessi di mora maturati, con vittoria di compensi, spese del giudizio e quant’altro.

La somme richiesta ammonta, complessivamente, a 1.316.937,06 euro. Ad essa si aggiungono oltre agli interessi di mora maturati e maturandi sulla sorte capitale, anche gli interessi anatocistici prodotti dagli interessi moratori maturati. Si tratta del cosiddetto calcolo degli interessi sugli interessi passivi che per il debitore implica il pagamento non solo del capitale o del debito contratto (un mutuo o un finanziamento ad esempio), e degli interessi precedentemente concordati, ma anche di ulteriori interessi calcolati su quelli già scaduti e computati. La conseguenza è una crescita esponenziale del debito, specie se in presenza di elevati tassi d’interesse.

Le bollette non pagate, nello specifico si riferiscono ai seguenti anni: Hera del 27dicembre 2017; Lake del 02 luglio 2018: Rina Services del 02 maggio 2018; Enel Energia del 25 settembre 2018; Enel Sole del 14 dicembre 2018; Enel Sole del 14 dicembre 2017; Hera del 28 settembre 2018; Hera del 02 aprile 2019; Optima del 27 maggio 2019; Rina Services del 23 settembre 2019. Anni in cui il Comune di Cetraro era amministrato dall’allora sindaco Angelo Aita.

Non si capisce come mai l’ente non abbia pagato subito le bollette, in tal modo avrebbe evitato di far aumentare i debiti e di finire nel conto delle cessioni di credito della banca. Forse un maggior controllo da parte degli uffici comunali preposti sarebbe stato più opportuno.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

 

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