Il luogo del delitto. Nel riquadro Felice Orlando

COSENZA – Due persone sono indagate nell’omicidio di Felice Orlando, l’operaio cosentino di 49 anni, residente in Emilia Romagna, trovato morto in un frutteto il 29 ottobre scorso, dopo essere uscito di casa per andare a caccia.

La notizia è stata diffusa da Repubblica e dal Resto del Carlino.

Si tratterebbe di un atto dovuto legato ad accertamenti tecnici irripetibili e al conseguente deposito delle conclusioni.

I due indagati sono stati inquadrati nell’ambito del contesto venatorio (o comunque tra coloro che sono in possesso di fucili da caccia), pista principale seguita sin da subito dagli inquirenti per isolare un possibile movente.

Secondo la prima ispezione cadaverica, il 49enne era stato ammazzato tra le 18.30 e le 19. Il padre lo aveva rinvenuto esanime il giorno dopo in un fosso senza il suo fucile da caccia calibro 12, non ancora ritrovato. L’assassino da una distanza compresa tra 1,5 e 3 metri gli aveva prima sparato alla schiena. Poi da circa 30 centimetri gli aveva sparato alla nuca uccidendolo all’istante.

L’arma del delitto è un altro fucile da caccia di calibro stimato in 16-20.

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