AMANTEA – Si è detto sconvolto l’amanteano al quale hanno avvelenato una considerevole quantità di animali da cortile. Una cattiveria inspiegabile ed inaudita contro degli animali indifesi. Chi è perché abbia compiuto l’insano gesto non è dato saperlo. Ma l’uomo è intenzionato a scoprirlo. Ecco perché ha presentato denuncia presso il comando della Polizia Municipale di Amantea.

La strage è stata registrata in un appezzamento di terreno di proprietà di quattromila metri quadri, ubicata presso i Piani per gli insediamenti produttivi, ed all’interno del quale erano custoditi: 10 oche domestiche; 15 galline; 2 galli; 4 faraone; 2 tacchini americani; 4 struzzi. Gli animali sono custoditi all’interno di un recinto.

La mattina del 2 febbraio, intorno alle ore 9, il proprietario si è recato al fondo e lì ha trovato «alcuni animali morti, ovvero: 7 oche; due faraone e un tacchino americano». Mentre uno struzzo è stato affidato alle cure del veterinario perché agonizzante. «Poco distante notavo un trancio di pane dal quale proveniva l’odore tipico di un diserbante. Nel dubbio che gli animali fossero stati avvelenati ho contattato il veterinario che ha confermato il sospetto».

L’uomo è ancora sconvolto: «Non capisco come possa essere accaduto considerando che gli animali sono molto apprezzati dalla popolazione residente, alla quale consento abitualmente di portare i bambini a giocare con essi».

In merito è intervenuto il candidato alle recenti amministrative Andrea De Luca, il quale ha fatto rilevare come «nella zona Pip sono installate delle telecamere di video sorveglianza, le stesse però non funzionano. Così come accade in altre parti del comune di Amantea. La sicurezza dei cittadini – secondo De Luca – potrebbe essere meglio tutelata se l’amministrazione Pellegrino invece di pensare ad azioni di cosmesi si occupasse di dare seguito alle promesse fatte in campagna elettorale, tra cui quella della riattivazione dei servizi di video sorveglianza».

De Luca ha poi concluso evidenziando come «i recenti fatti impongono una seria riflessione sulla sicurezza della città. Si potrebbe chiedere ai magnanimi amministratori di investire parte delle loro mensilità per ripristinare i servizi di video sorveglianza. Questo lo chiediamo anche perché sappiamo che avevano detto dai palchi che non avrebbero intascato la pensioncina».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

 

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