L'ex sindaco di Paola, Roberto Perrotta

PAOLA – Il noto gruppo politico paolano che si nasconde dietro il profilo fake “Medardo Di Terralba” (https://www.calabriainchieste.it/2023/02/12/la-polizia-posta…ore-dei-politici/), registrato e gestito – secondo quanto emerso da indagini telematiche – da un ex consigliere comunale paolano di 60 anni (https://www.calabriainchieste.it/2023/02/13/i-passi-falsi-di…zione-di-persona/), ha commesso – dicevamo ieri – (https://www.calabriainchieste.it/2023/02/15/ce-un-gruppo-politico-dietro-medardo-di-terralba/) più d’un passo falso.

Intanto si parla di varie ipotesi di reato di diffamazione aggravata, avendo citato nominativamente – in questi anni – soggetti politici, apostrofandoli con aggettivi forti (diffamatori?) che sembrano andare oltre il principio della continenza.

Poi la configurazione di una seconda ipotesi di reato: sostituzione di persona (ex articolo 494 Codice Penale).

Ma – si stanno chiedendo in tanti – cosa significa? Quali errori hanno commesso i “medardi” tali da portare a questa seconda ipotesi?

Ve lo raccontiamo subito: l’utente che si cela sotto il profilo fake “Medardo di Terralba”, verosimilmente spalleggiato e foraggiato da persone di cultura, molto bene informate sulla storia di Paola, le sue famiglie e i suoi personaggi, avrebbe gestito tutte le procedure per la registrazione del profilo falso, utilizzando – a sua insaputa – il nominativo di un perrottiano, ossia una persona collocata in una coalizione politica contrapposta.

Da qui la seconda ipotesi, riscontrata dai bravi “segugi” della Polizia Postale di Cosenza che hanno indagato sulla querela sporta da Graziano Di Natale.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

 

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