L'edizione passata del Carnevale

AMANTEA – Fa discutere l’ordinanza del sindaco, con la quale è stata disposta la chiusura anticipata delle scuole per lunedì mattina e la chiusura totale per il giorno successivo, in occasione dei festeggiamenti per il “Carnevale”. Per qualcuno, infatti, sarebbe stato opportuno concedere entrambi i giorni in modo tale da consentire a tanti di prendere parte all’organizzazione delle sfilate dei carri (e non solo). Anche perché, Amantea è una delle poche realtà tirreniche che lavora tanto su coreografie e sfilate delle maschere. 

«Il Carnevale di Amantea e l’apertura delle scuole di lunedì per sole tre ore e mezza che crea gravi disagi», ha esordito in merito l’ex candidato alle recenti elezioni amministrative Amare De Luca. «Dopo un lungo travaglio – ha proseguito – il sindaco, Vincenzo Pellegrino ha deciso: Lunedì si va a scuola fino alle 12; Martedì non si va a scuola. Appare singolare e sicuramente rischia di creare gravi disagi la decisione di aprire le scuole solo lunedì per tre ore. Appare evidente che a decidere sia stato il sindaco e non i dirigenti scolastici. Tanto è che oggi il primo cittadino ha reso noto la sua decisione e successivamente le scuole hanno potuto adottare una propria circolare».

Tanto si doveva «ai soliti tifosi che volevano attribuire la responsabilità ai dirigenti scolastici. Vi sono dei precedenti che è doveroso ricordare: In occasione della Fiera di Amantea il Sindaco decise di chiudere senza battere ciglio; oggi, nell’ordinanza richiama gli stessi principi che portano ad una decisione irragionevole: aprire le scuole di lunedì per sole tre ore e mezza».

Nei giorni scorsi «era trapelato un orientamento che si ispirava alla saggia intuizione della vice sindaca Caterina Policicchio (forse?), dirigente scolastico in quiescenza, ovvero che: la scuola sarebbe rimasta chiusa lunedì e martedì. Perché avremmo condiviso tale scelta? Per le ragioni richiamate in premessa nell’ordinanza del Sindaco, ovvero creare dei momenti di incontro e di socializzazione tra i giovani, soprattutto dopo le privazioni del periodo della pandemia».

L’amministrazione Pellegrino, dunque,  «ancora una volta delude, lo fa soprattutto perché incapace di ascoltare anche chi ne fa parte. Tutto ciò conferma la natura auto referenziale del primo cittadino e mai come in questo caso l’aggettivo “primo” diventa pregnante. Mi domando quale sia la logica che ha ispirato questa parziale apertura di lunedì. Potrebbe essere condivisibile per i bambini, ma gli adolescenti subiscono una decisione illogica».

Ciò in quanto «sono proprio i ragazzi più grandi quelli che chiedono di potersi dedicare ai preparativi per le sfilate e i carri. Signor Sindaco lei queste cose le dovrebbe sapere….non gliel’hanno detto quei ragazzi con cui si è fatto fotografare mentre loro lavoravano alla preparazione dei carri? Non gliel’hanno detto nemmeno quelli con cui si è fatto fotografare mentre facevate uno spuntino? Oppure ha fatto finta di sentire ma poi ha deciso Lei?».

stefaniasapienza@calabriainchieste.com

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