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Degrado a Cetraro, Vaccaro e Luciani a testa bassa contro Cennamo

"Come mai i lavori del campo sportivo di Cetraro sono fermi? Era un suo cavallo di battaglia elettorale e post elettorale, ma oggi assistiamo ad un fallimento totale"

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I consiglieri comunali Vaccaro e Luciani

CETRARO – Minoranza ancora all’attacco contro l’amministrazione comunale di Cetraro guidata dal sindaco Ermanno Cennamo.

I consiglieri Massimiliano Vaccaro (Italia viva) e Gabriella Luciani (Forza Italia) prendono spunto dalle recenti affermazioni del primo cittadino il quale, con un suo post sul suo profilo social, ha elogiato la grande partecipazione della città alla sfilata di Carnevale che si è svolta ieri alla Marina. “La città va avanti – ha detto il sindaco – nonostante i denigratori”.

 “Certo mitigare lo stato di degrado di questa città riferendosi ad una manifestazione di un giorno la dice lunga sullo spessore amministrativo dei governanti – attaccano i consiglieri, ex assessori, Vaccaro e Luciani – Le manifestazioni che producono gioia ed ilarità ben vengano, sono anche una valvola di sfogo per i cittadini che stanno vivendo un clima di desolazione e tristezza”.

“Però finito Carnevale basta con lo scherzo! Siamo seri!

Qui abbiamo tutte le opere pubbliche, a suo tempo avviate, completamente ferme. Iniziamo a chiedere lumi al sindaco: può dirci come mai i lavori del campo sportivo di Cetraro sono fermi? Chiedono i due consiglieri di minoranza –

Vogliamo sapere le motivazioni, chiare e precise. Lo vuole sapere la città, i tanti sportivi, i ragazzi che da anni aspettano questa struttura”.

“Lei sindaco, con la sua amministrazione, ne ha fatto un cavallo di battaglia elettorale e post elettorale e, ad oggi, assistiamo ad un fallimento totale. Altro che frizzi e lazzi e battute davvero di bassa lega. Qui c’è poco da stare allegri.

Risponda, quindi, alle nostre legittime domande, poste in ragione dei cittadini che ci chiedono continuamente del miraggio del campo sportivo”.

“E non faccia l’errore – concludono Vaccaro e Luciani – di dirci che queste domande devono essere poste nelle dovute sedi (lei o le solite clac), perché lo abbiamo fatto più volte e su tanti temi (carta canta) e persino con interrogazioni consiliari, alle quali lor signori non si sono degnati di rispondere”.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

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