Home Politica “Sfiduciare Angelo Brutto”, monta la protesta in Fratelli d’Italia

“Sfiduciare Angelo Brutto”, monta la protesta in Fratelli d’Italia

"Clamoroso e sorprendente il numero di persone che hanno aderito e continuano ad aderire all'iniziativa di volerlo mandare a casa"

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Angelo Brutto
Clamoroso e sorprendente il numero di persone che hanno aderito e continuano ad aderire all’iniziativa di voler “mandare a casa” il responsabile provinciale di Cosenza di FDI Angelo Brutto (https://www.calabriainchieste.it/2023/02/18/fratelli-ditalia-mandare-a-casa-angelo-brutto-monta-la-protesta-in-vari-comuni/?fbclid=IwAR0qqGLOo2ggpgQsjMJ0AmctDKkae7GsgNfRC36H1NLHeIjXIdd6shx0fl4)
Numerosissime testimonianze arrivano da tutta la provincia”.
E’ quanto afferma Vincenzo Zicarelli, ex assessore comunale di Fuscaldo e punto di riferimento di Fratelli d’Italia a Fuscaldo (Angelo Brutto gli ha sospeso la tessera, ndr).
“Stiamo ricevendo anche la protesta di chi ancora non sa come sia stato nominato questo signore: senza convocare gli iscritti, senza un congresso o una benché minima riunione. Probabilmente il nominativo è venuto fuori dall’accordo dei soliti noti alla solita cena di circostanza“, attacca Zicarelli, che a Fuscaldo può contare su tesserati e simpatizzanti che vogliono fondare una seconda sezione di Fdi.
“Tutti noi – prosegue – vogliamo dire basta anche a questo “modus operandi” che, ad iniziare dal responsabile provinciale per finire ai responsabili di circolo, costringe iscritti e simpatizzanti a subire la poco gradita presenza e l’incompetenza di chi viene imposto utilizzando ancora questi metodi”, denuncia, unitamente al suo gruppo che, com’è noto, si rifà alle posizione del consigliere regionale Sabrina Mannarino.
E ancora: “Sempre più spesso, quasi sempre, siamo costretti ad evidenziare che esiste uno statuto, mai rispettato e sempre ignorato. L’art.18 recita testualmente: “Il presidente provinciale è eletto, di norma, contestualmente al presidente nazionale e con le stesse modalità. Il regolamento congressuale disciplina l’elezione, con metodo proporzionale, dei due terzi del coordinamento provinciale…”. “… Ogni associato può presentare la propria candidatura a presidente provinciale con la modalità prevista dal regolamento congressuale”.
Poi aggiunge: “Inutile dire che i più intelligenti e navigati nostri rappresentanti politici, per evitare fastidiosi coinvolgimenti di persone evidentemente non in linea, preferiscono superare tutte le procedure previste da questo “inopportuno” statuto nominando, per iniziare, il solito “commissario” che poi diventerà il reggente ufficiale senza problemi di sorta. Ai nostri attuali eletti rappresentanti politici vogliamo solo dire che per il momento la protesta è limitata a disertare l’iscrizione o il rinnovo al partito”, denuncia.
E conclude: “Ma presto arriveranno gli appuntamenti delle varie elezioni. Andare a votare in queste disastrate condizioni in cui versa il partito a Cosenza e provincia potrebbe risultare svantaggioso ed inappropriato. Ma forse è solo una sensazione”. (g. s.)
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