La casa circondariale di Bari

BARI Sui social apparivano con grandi quantità di denaro e scarpe costose, oppure in ristoranti di alto livello. Avevano organizzato un sistema per introdurre cellulari e droga in carcere, e per continuare a gestire la vendita dello stupefacente. A portarlo avanti erano sopratutto le donne dei detenuti: nascondevano la marijuana in bocca e tramite i baci la passavano ai mariti/compagni di turno dietro le sbarre

Ci sono anche quattro donne tra le 15 persone arrestate nelle ambito delle indagini condotte dai carabinieri a Molfetta, nel Barese, ritenute componenti di un gruppo dedito allo spaccio di droga, detenzione di armi ed episodi di furti in casa. Le ordinanze, emesse dal gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura, sono state eseguite nella mattinata di ieri 13 giugno

Dodici le persone finite in carcere, tre agli arresti domiciliari. Altre due persone sono state sottoposte alla misura dell’obbligo di dimora. Gli indagati hanno dai 18 ai 34 anni. Nel corso delle delle indagini sono state sequestrate dosi di droga, tra cui cocaina, hashish ed eroina nonché una pistola mitragliatrice e una Walther perfettamente funzionanti. Rinvenute anche 280 cartucce con munizioni.

 

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