Home Calabria E’ morto Salvatore Provenzano, storico militante dell’ex Partito comunista italiano

E’ morto Salvatore Provenzano, storico militante dell’ex Partito comunista italiano

Si è sempre speso per quella bandiera, mettendosi al servizio del partito e della sezione. Il ricordo di Alessandro Pagliaro, giornalista e militante di sinistra

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PAOLA (Cs) – E’ venuto a mancare all’affetto dei suoi cari uno dei maggiori storici sostenitori del Partito comunista italiano: Salvatore Provenzano, noto in città con il simpatico nomigliolo di “Cavadduzzo”.
Militante comunista sin da ragazzino, Provenzano è stato uno dei fondatori del circolo Pci di Paola ed ha partecipato alla vita politica cittadina da protagonista, sempre in prima linea, spesso da candidato al consiglio comunale di Paola, anche quando il partito della falce e martello non aveva speranze di vincere, sulla carta, contro quei vecchi partiti, solidi e ben radicati, legati al “Caf” o contro alleanze popolari numericamente più consistenti.
Si è sempre speso per quella bandiera, Salvatore Provenzano, mettendosi al servizio del partito e della sezione.
Una persona coerente e, soprattutto, un «buono», come testimonia Alessandro Pagliaro, giornalista e militante di sinistra, che così ha ricordato l’amico e collega di tante battaglie politiche.

«È morto Salvatore Provenzano un comunista dal cuore d’oro. È stato un combattente sempre presente nelle lotte del popolo paolano. Alla moglie, alla figlia, ai nipoti e al fratello Pino lascia il suo esempio di vita libera e al servizio di nessuno.

Ferroviere, iscritto al PCI fin da giovanissimo era il vero militante di sezione, attivista della vita del partito, senza mai risparmiarsi nelle sue energie.
Attaccava i manifesti nelle lunghe notti delle campagne elettorali ed era sempre presente nell’organizzazione delle mitiche feste dell’Unità.
Così lo ricordo gioviale e sempre a disposizione. Ma Salvatore era anche un dirigente di sezione molto attento alle dinamiche della vita politica locale e nazionale.
Il suo punto di vista veniva sempre tenuto in considerazione durante i dibattiti. Amico fraterno di tutti a cominciare da Franco Cortese, Elio Cilento, Michele Fucetola, Renato Sorrentino, Mario Bottino, e tanti altri compagni aveva vissuto l’epoca del PCI di Berlinguer.
A sinistra nel partito vicino alle posizioni di Pietro Ingrao, quando si trattò del cambio del nome voluto da Occhetto alla Bolognina, aderì tra i primi a Rifondazione comunista contribuendo a livello nazionale alla nascita della formazione di Fausto Bertinotti.
A Paola insieme a tanti altri compagni, fu tra i fondatori del circolo locale. Il suo ricordo mi è particolarmente caro perché nel 2007 e nel 2012 fu in lista a sostegno delle mie candidature a sindaco.
La foto che pubblico (in basso, ndr) ci vede insieme sul palco di Piazza 4 Novembre per il comizio del 2007 di chiusura della campagna elettorale. Così ora ce l’ho in mente, battagliero, indomito che salutò il pubblico presente a pugno chiuso. E col pugno chiuso ora sarà accolto in cielo dai tanti compagni che non sono più in terra pronti a fargli festa nel paradiso di tutti i comunisti».
I funerali si terranno domani, domenica 4, alle ore 15.30 nella chiesa del Rosario di Paola.