FIUMEFREDDO BRUZIO – La Casa di Rosa (nella persona del dottore Raffaele Leuzzi) celebra – in collaborazione con la Sirp e il Comune – la “Giornata mondiale dei legumi”, con l’iniziativa dal titolo “Aggiungi un legume a tavola – la transizione proteica e la dispensa di Frate Francesco da Paola”. I legumi tra salute, cultura, sostenibilità, transizione proteica e carne sintetica.

L’evento è stato programmato per sabato 10 febbraio, ore 10, presso il Castello della Valle a Fiumefreddo Bruzio. 

Il programma dell’iniziativa prevede, dopo i saluti del sindaco Fortunato Rosario Barone, alle ore 10.15 l’intervento di Mauro Francesco Minervino, su “Dispensa, orto, cucina di frate Francesco da Paola; ore 10.30, Massimo Benedetti su “Il paradosso della carne”; Pamela De Luca, “Carne e salute”; Raffaele Leuzzi, “La transizione poetica”; Maria Critisina Mazzei, “La carne coltivata, la posizione di Slow Food”; Bio Distretto Baticos, “La Casa delle sementi del Tirreno cosentino”; Teresa Maradei, “Il fagiolo poverello bianco, presidio slow food”; Tiziana Stallone, “Legumi e salute”.

Discussione e conclusioni ad opera di Annarosa Macrì. I lavori saranno moderati da Alessandro Caruso. 

«Il corrente sistema alimentare – per come evidenziato dal dottore Leuzzi – contribuisce al 26% di tutte le emissioni antropiche e contribuisce in maniera sostanziale all’uso di risorse e al deterioramento del pianeta.
Le proteine animali rappresentano il principale contributo alle emissioni antropiche. Gli allevamenti animali contribuiscono al 77% del suolo occupato e più del 50% delle risorse idriche, pur contribuendo solo al 37% delle proteine totali».

Intanto «la popolazione mondiale sta aumentando e questo significa che avremo bisogno di più cibo per sfamare il pianeta. Entro il 2050 il mondo avrà bisogno del 50% in più di alimenti e di proteine, secondo la Fao. Ma gli attuali trends di consumo di proteine animali non sono sostenibili alla luce della attuale crescita demografica».

È necessario, dunque, «ridurre il consumo di carne e sostituire parte delle proteine animali con fonti di proteine più sostenibili e di alta qualità, attuando dunque una transizione proteica che sia sostenibile per l’ambiente e la salute senza aggiungere produzioni nuove come la carne coltivata».

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