GUARDIA PIEMONTESE (Cs) – Manca ormai poco alla stampa del romanzo Shanna, lungo la Via dei Re il sequel del fortunato Shanna, liberi come lupi scritto da Domenico Iacovo , pubblicato due anni fa da Edizioni Erranti di Emilio Pellegrino e lanciato,lo scorso dicembre negli Stati Uniti con la traduzione in inglese della dottoressa Rosa Teresa Perrino.

Il fantasy calabro-occitano che fin da subito ha appassionato il pubblico ed in cui vengono narrate le avventure della lupa Shanna e di Arnes, un Barún de La Gàrdia, aveva lasciato il lettore con un finale aperto, finale in cui era chiara l’ intenzione di Iacovo: continuare con un altro libro. È così è stato.

Il focus del nuovo romanzo si sposterà più a nord, del Regno di Raimondo di Tectos, sovrano delle Terre del Nord. Arnes ed i suoi fedeli amici, umani e lupi, saranno chiamati a combattere una guerra fratricida condotta dall’ avidità di Hesteve di Borgogna che aizza i Duchi di Alvernia, Guascogna e Provenza contro la corona e quindi contro il suo popolo stesso. Non mancheranno i colpi di scena e le disavventure per i Gardiols coinvolti nel conflitto.

Tema portante sarà il viaggio, sia fisico che metaforico. Viaggio in cui il personaggio sperimenterà la propria battaglia personale, il proprio conflitto interiore tra la sicurezza della sua casa e l’ incertezza della lontana meta, tra l’ essere ed il divenire. Frequente il tema del “nóstos” omerico adattato alla trama meta-medievale. Grande attenzione e grandi aspettative per il proemio ed il cantico in lingua occitana.

«Ho voluto comporre il primo capitolo in versi utilizzando l’esametro», dichiara Iacovo – sulla scia della grande epica greca e latina. La lingua occitana non ha nulla da invidiare alle rispettive cugine materne. Può assumere tranquillamente un tono solenne ed aulico prestandosi benissimo a metri e rime. È un omaggio a Mistral, già premio Nobel per la letteratura provenzale, un omaggio a Dante che volle terminare il XXVI canto del Purgatorio proprio in occitano ed un omaggio al mio popolo che ancora difende e valorizza una lingua antica e nobile».

Firme autorevoli nelle prefazioni e messaggio dell’ Espaci Occitan, organo di tutela e sviluppo della lingua occitana nelle Valli del Piemonte. Per finire, a proposito di Piemonte, messaggio del Professor Alessandro Barbero. Il famoso storico ha accolto l’ invito dello scrittore calabrese autorizzandone la citazione.

«Tutta la strategia militare, i dettagli storici e le curiosità sono state tratte dalle conferenze del Professor Barbero che ha accolto volentieri il mio invito a renderlo partecipe del lavoro svolto».

Insomma grandi aspettative per questo nuovo racconto fantasy che, sulla scia del precedente si presta a conquistarsi una larga fetta di lettori che, fra viaggi, battaglie ed intrighi conosceranno , anche se in ottica fantasiosa, il mondo occitano attraverso le pupille di Shanna e Arnes.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

Articolo PrecedenteSanità: intesa tra Asp e Sindacati, esami a km 0 per pazienti “fragili”
Prossimo ArticoloMinacce di morte a Gratteri, Mirarchi ha negato la paternità della lettera