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Progetto Polis di Poste Italiane, casa dei servizi di cittadinanza digitale

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I rappresentanti istituzionali in prima fila

Stamane, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, i vertici nazionali di Poste Italiane hanno presentato, ai sindaci partecipanti, il progetto “Polis”, che ha, come obiettivo, la promozione della coesione economica, sociale e territoriale nei piccoli centri urbani e nelle aree interne dell’Italia, attraverso la realizzazione di uno “sportello unico di prossimità” e la creazione della più grande rete di coworking del Paese.

Con il progetto Polis, Poste Italiane si impegna a rafforzare e connettere il territorio nelle zone più marginali, confermando la propria storica missione di azienda al servizio del Sistema Paese.
Il progetto Polis coinvolge quasi 7.000 Uffici Postali nei centri con meno di 15.000 abitanti. In queste aree verranno realizzati gli “Uffici Polis”, sportelli unici per i servizi della Pubblica Amministrazione. Il progetto prevede, inoltre, la creazione di una rete di coworking composta da 250 siti, gli “Spazi per l’Italia”, realizzata attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste Italiane.
Il progetto Polis è finanziato con risorse del piano complementare al PNRR (Decreto Legge n. 59/2021) per 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane: L’azienda investe 1 euro ogni 2 euro finanziati.

GLI UFFICI POSTALI “POLIS”, SPORTELLO UNICO PER I SERVIZI DELLA PA
In circa 7 mila uffici postali, Poste Italiane realizzerà uno “sportello unico” di prossimità che assicurerà ai cittadini dei Comuni più piccoli la possibilità di fruire dei servizi della PA attraverso un unico punto di accesso grazie alla piattaforma multicanale di Poste Italiane.
Gli “Uffici Polis” verranno ristrutturati secondo in layout innovativo e dotati di un’infrastruttura tecnologica e digitale all’avanguardia. Al momento sono già stati completati i lavori in 40 Uffici Postali e sono stati avviati i lavori in altri 230, che diventeranno 1.500 entro la fine dell’anno.
Negli “Uffici Polis” saranno installati 7.000 ATM Postamat, 4.000 postazioni per l’erogazione dei servizi pubblici self-service (i Totem), 500 lockers per la consegna di pacchi e altri beni, attivi 24 ore su 24. Verranno inoltre realizzate 5.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici, 1.000 impianti fotovoltaici, 1.000 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale.
Sempre in questi Uffici, saranno allestiti 1.000 spazi esterni attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere.
Attraverso la formazione del proprio personale, Poste Italiane affiancherà i cittadini, e soprattutto le fasce meno avvezze agli strumenti digitali, con lo scopo di supportarli nell’accesso ai nuovi strumenti con la conseguente riduzione del divario digitale. La capillarità ed efficacia della rete multicanale di Poste Italiane accompagnerà alla fruizione dei servizi della PA. Tra questi, la richiesta di carta identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie castali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente.

AREE DI COWORKING
Poste Italiane creerà 250 “Spazi per l’Italia”, una rete di coworking con oltre 10 mila postazioni di lavoro e di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. Tra questi, 80 spazi di coworking saranno realizzati in Comuni con meno di 15 mila abitanti. La rete di “Spazi per l’Italia” sarà creata attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali distribuiti in tutte le province italiane, nei principali distretti industriali e nelle aree di alto interesse ambientale, culturale e paesaggistico. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine del 2023.
Tali strutture costituiranno una rete nazionale in quanto tutti gli edifici saranno tra loro interconnessi, collegati a banda ultra-larga e dotati di alta capacità computazionale diffusa. La fruizione sarà pubblica ed il modello di servizio sarà disciplinato in ciascun ambito territoriale, remunerando a Poste Italiane solo i costi vivi sostenuti. Sono previste apposite convenzioni di servizio tra Poste Italiane, pubbliche amministrazioni nazionali e locali, associazioni di impresa, università e centri di ricerca. Poste Italiane diventerà così il primo operatore in Italia nel coworking.

L’ITALIA DEI PICCOLI CENTRI
In Italia il 90% dei Comuni conta meno di 15.000 abitanti, coprono una superficie del territorio pari all’80% del Paese. In queste aree vivono 16 milioni di italiani. Negli ultimi anni questi territori, periferici, montani, isolani, situati nelle aree interne hanno subito un progressivo spopolamento, lasciando molte zone del Paese inabitate, prive di presidio fisico e di cura del territorio. I piccoli centri senza interventi dedicati e volti al contrasto sono destinati ad un progressivo depauperamento e all’inevitabile sfilacciamento sociale. Poste Italiane, in controtendenza ha deciso di investire sulla propria presenza sul territorio sviluppando sempre di più la gamma di servizi disponibili per tutti i cittadini.

LA RETE DI POSTE ITALIANE
Con circa 12.800 Uffici Postali la rete di Poste Italiane è la più grande d’Italia. Su 7.904 Comuni l’Azienda è presente in 7.665 Comuni di cui 6.933 con meno di 15.000 abitanti (di questi, circa 4.800 hanno meno di 5.000 abitanti).

Giovanni Folino

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