Home Calabria La minoranza d’Amantea: «Dal sindaco chiacchiere, mistificazioni e menzogne»

La minoranza d’Amantea: «Dal sindaco chiacchiere, mistificazioni e menzogne»

«Il nostro Sindaco, non ce ne voglia, lo diciamo senza astio, è ormai diventato un abile stratega della disinformazione. Il ricorso alla “somministrazione” di dati, fatti, argomenti e notizie credibili ma fuorvianti, nonché l'abituale uso di false premesse è la regola

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AMANTEA – Sulla vicenda delle indennità di funzioni di sindaco e assessori lievitate, e sui mezzi comunali rotti abbandonati ovunque, sono intervenuti i gruppi di minoranza “Cambiamo rotta” e “Per Amantea”.

«Il nostro Sindaco, non ce ne voglia, lo diciamo senza astio, è ormai diventato un abile stratega della disinformazione. Il ricorso alla “somministrazione” di dati, fatti, argomenti e notizie credibili ma fuorvianti, nonché l’abituale uso di false premesse è la regola. A sostegno delle tesi che vuole veicolare, il nostro Sindaco si cimenta in retoriche giravolte dialettiche, con il celato fine di confondere la pubblica opinione o mantenere vivo l’impegno dei suoi incantati sostenitori».

E, ancora: «Potremmo farne un lungo elenco documentato (video, post facebook, stampa, da maggio 2022 ad oggi) ma sono tante, troppe. Ci limitiamo perciò a riportare e commentare alcuni punti emblematici del suo ultimo post fb, quello relativo ai mezzi comunali.

3) “Non è il caso di ripetere con quali soldi sono stati riparati alcuni mezzi comunali attualmente in uso”. Sindaco, lo dica pure ma è evidente che non basta dirlo né può pensare di cavarsela chiamando qualcuno a testimoniarlo Sindaco, il Comune è un ente pubblico, non una bottega di paese».

L’amministrazione dell’ente «è connotata da norme comportamentali e sottoposta a qualche regolamento di contabilità. Non è una ditta individuale a regime forfettario. Va bene e merita un plauso impegnarsi come se il comune fosse una cosa propria, ma tutta l’attività dell’ente deve essere totalmente chiara e controllabile dagli organi a ciò preposti, oltre che, dettagliatamente, dal popolo e dai consiglieri comunali della minoranza. È qualcosa che «non dovrebbe essere chiesto (fatto, più volte, con defatigante insistenza) ma dovrebbe essere fornito spontaneamente, per stile».

Punto 6): «“fino alla completa attivazione delle carte carburanti i mezzi vengono riforniti con…..lascio a voi la conclusione”. Il detto e non detto per far capire cosa? Che è vero che ha mentito dicendo che non avreste percepito l’indennità e ora vuol far credere – a coloro, ahiloro, che vogliono credere ciò che piace loro credere – che anche se percepite le indennità, aumento compreso, in realtà le riversereste facendovi carico di alcune spese comunali. Non vogliamo infierire, né creare disagi con eventuali controllori ma un pò di rossore affiora per queste affermazioni?»,

E la minoranza va anche oltre: «Sindaco, le siamo e le saremo certamente grati se fa beneficiare (interamente o in parte?) il Comune delle indennità percepite. Le saremmo ancora più grati se, come usa in ambiti in cui “la stella polare” è la trasparenza ed “il rispetto delle regole”, producesse un dettagliato, cronologico rendiconto delle entrate e delle uscite correlate. Sindaco, la via maestra, peraltro più conveniente per il Comune e meno problematica per il suo fiscalista, è la rinuncia ufficiale alla indennità, con indicazione della destinazione verso quei centri o capitoli di spesa che lei vorrà privilegiare».

C’è, poi, il punto 8): «“Ma tutti sapevano e sanno quello che dovevano e debbono fare loro?”. Sindaco, lei che è “un numero primo”, come può ricorrere a una simile pantomima del più banale stile qualunpopulista? Ancora vuol parlare, alle menti, dei fantasmi? Gli esponenti della sua giunta più loquaci su facebook, depositari di così dettagliati atti di sabotaggio a danno dei beni comunali, sono consapevoli che la conoscenza di reati implica la denuncia all’autorità giudiziaria? L’hanno fatto? Il loro senso civico e della legalità è vivo e reale o si sono limitati a ricercare like e applausi a buon mercato?».

E che dire dei punti 9 e 10)? «“Quando mi investirà l’accusa di costringere i lavoratori a non santificare le feste?” Questa è troppo. Come risponderle restando morigerati e contenuti? No, comment».

I gruppi di opposizione hanno concluso commentando: «Sindaco, ha una schiacciante maggioranza uscita dalle elezioni e cinque anni di attività che la attendono. Pensi a governare, proceda e dimostri con i fatti quanto è bravo e capace lei a realizzare il bene comune. Noi non siamo prevenuti e siamo pronti a riconoscerle i giusti meriti se ci saranno. Ci risparmi però le chiacchiere, le mistificazioni e le menzogne».

Stefania Sapienza