Un momento delle attività

FUSCALDO – È calabrese uno dei militari protagonisti di un progetto di ippoterapia, organizzato dall’Esercito Italiano, che molto successo sta riscuotendo a livello nazionale.
Si tratta del graduato Pasquale Lanzillotta, originario di Fuscaldo, che è anche operatore specializzato in riabilitazione equestre.

“Gli interventi assistiti con i cavalli dell’Esercito sono dedicati al trattamento di militari vittime di Eventi Potenzialmente Traumatici (Ept), come anche al trattamento di ragazzi con problemi psichici, motori o genetici” – si legge in una nota del Ministero della Difesa, che prosegue: “In particolare, il progetto dedicato ai Veterani è stato sviluppato, dall’Esercito, dal 2020, in cooperazione con la Onlus – CRE “Girolamo De Marco”, attiva presso il Centro Ippico Militare dei Lancieri di Montebello che, da circa 30 anni, opera nello specifico settore sulla base delle linee guida del Ministero della Salute.
Il paziente interagisce con il quadrupede, con la sua corporeità, le sue reazioni, i suoi ritmi e le sue necessità ed instaura un complesso rapporto biunivoco che va a sviluppare un senso di fiducia e sicurezza che aumenta l’autostima.

Da circa trent’anni l’Esercito contribuisce alla riabilitazione equestre con le sue infrastrutture, personale specializzato e quadrupedi. In particolar modo, i Lancieri di Montebello, ospitano le attività di ippoterapia, svolte da equipe di associazioni Onlus, in favore di partecipanti disabili  mentre il Centro Militare di Equitazione di Montelibretti ospita numerose competizioni equestri di livello nazionale e internazionale, continuando a coltivare quell’eccellenza nelle discipline equestri che risalgono al Capitano Federico Caprilli, inventore del metodo di “Equitazione Naturale”.

Il cavallo, nobile animale caratterizzato da spiccata sensibilità, costituisce lo strumento terapeutico grazie al quale sono incentivate nei frequentatori il coraggio, la fiducia, l’attenzione, la socializzazione, l’autocontrollo e l’autostima. L’attività è da sempre improntata alla sinergia tra il personale militare, cavalli militari e personale specializzato delle Onlus”.

Giovanni Folino